Lamezia Terme - "Totale partecipazione allo sciopero indetto dalla USB TAXI della Federazione del Sociale su tutto il territorio nazionale. Oltre a Roma Milano e Bari non potevano rinunciare ai propri diritti i tassisti di Lamezia Terme". Così in una nota dall'Usn taxi in merito alla condizione lavorativa degli operatori del Servizio Pubblico Taxi che, sostengono "è estremamente difficile, specie in quest'ultimo periodo su tutto il territorio nazionale ma, ancor peggio, sul territorio calabrese dove si vive un forte malessere da chi garantisce un servizio pubblico visto il remare contro delle istituzioni come la Regione Calabria che favorisce UBER senza monitorare il vero modus operandi come prelevare i clienti senza prenotazione, o con tempi arrivo che dimostrano oltre ogni dubbio che sono partiti non dalla rimessa ma direttamente su "piazza" acuiscono inoltre le tensioni tra i lavori del settore. L'arrivo anche nella nostra Regione della multinazionale americana "UBER" e la sua modalità operativa "irregolare", richiede un intervento urgente che ripristini i due segmenti del TPL non di linea (TAXI e NCC) nella giusta collocazione".
"A nostro avviso – dichiara Bartoluzzi Saverio Segr. Regionale della USB Fed. del Sociale - è necessario un intervento urgente per riportare la legalità nel settore nel rispetto delle regole senza distorsioni. La lotta all’abusivismo è aperta da oltre 2 anni su Lamezia ma solo chiacchiere da parte della politica. Vogliamo un'attività di serio contrasto dell’abusivismo con interventi mirati, così come stabilito da Codice della Strada e Legge quadro. Verifica che i mezzi utilizzati per il trasporto persone rispettino a pieno la normativa vigente: immatricolazione, coperture assicurative per il trasporto di persone, monitoraggio degli ingressi e dei tempi di permanenza nell’area Aeroportuale e nei pressi della Stazione Ferroviaria. Controlli agli NCC di UBER, richiedendo foglio di servizio comprovante una prenotazione in corso, così da contrastare il fenomeno del "procacciamento su strada senza prenotazione". Iscrizione alla Camera di Commercio di Catanzaro del titolare dell'autorizzazione. Copia di un documento riguardo l'ubicazione della rimessa, che deve essere nel Comune che ha rilasciato l'autorizzazione. Tipologia del rapporto di lavoro del conducente, nel caso di autisti diversi dal titolare dell'autorizzazione, al fine di verificare anche successivamente la tipologia di contratto utilizzata per un corretto inquadramento lavorativo".
Da qui bisogna partire, sostengono dal sindacato in una nota "per evitare che logiche speculative, creano nel territorio una distorsione che potrebbe lasciare sguarnite le comunità nelle quali l'autorizzazione è stata rilasciata, e al contempo sottragga agli enti Locali le decisioni relative al contingentamento delle risorse sul territorio. Per evitare questo incremento incontrastato abbiamo chiesto, inviando al Prefetto De Rosa e a tutti i comandi di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani del territorio lametino e dintorni, un protocollo da far osservare ovviamente incrementando delle attività di verifica e contrasto. La finalità è quella di un'attività rivolta a contrastare tutte le modalità irregolari ad oggi in atto per ripristinare il rispetto della normativa. Siamo convinti che una volta percepito il cambio di passo rispetto ai controlli si determinerà un meccanismo di "desistenza" che riporterà rapidamente la situazione alla legalità. L'aspetto della verifica della rimessa e del concreto utilizzo risulta evidente da diversi pronunciamenti del Consiglio di Stato atti a tutelare le comunità che hanno rilasciato le autorizzazioni NCC. È evidente che le aree dove il contrasto dovrà essere più presente sono Aeroporto, Stazione Ferroviaria, oltre ai luoghi d'interesse turistico visto che i tour-operator aggirano il corretto svolgimento dei "servizi di cortesia". Per sintesi vi ricordiamo che la normativa prevede una serie di aspetti che disciplinano queste attività. Essenzialmente, in primis non ci deve esser un pagamento di corrispettivo (ma solo titolo gratuito), oltre a vincoli di tipo contrattuale e del mezzo. Soprattutto in Aeroporto, c'è la necessità di sviluppare un'attività di contrasto di questi fenomeni".
Infine, propongono dall'Usb Taxi "una mappatura disponendo un quadro generale della situazione è uno degli elementi centrali. La nostra proposta è che vista la situazione la Regione in coordinamento con le Prefetture, dovrà richiedere a tutti i Comuni in sinergia con le Provincie calabresi, la documentazione riguardante le licenze TAXI e le autorizzazioni NCC che ogni Comune ha rilasciato. Nel documento dovranno esser indicati; Titolare, Iscrizione al ruolo presso Camera Comm., Rimessa nel Comune che ha rilasciato l'autorizzazione e verifica del concreto utilizzo (per NCC), questo step è indispensabile per comprendere in maniera reale le risorse sul territorio, e probabilmente per "scremare" quelle situazioni che da oggi operano non rispettando la normativa. Migliorare il servizio attivando un Chiamataxi. Riteniamo che in futuro si potrebbe ragionare sulla possibilità di migliore il servizio, introducendo anche meccanismi che senza discriminare l'utenza possono migliorare le prestazioni del Servizio TAXI. La nostra ipotesi è di costituire un centralino regionale di "chiama taxi" che riesca a distribuire in funzione anche di accordi di bacino comprensoriali le richieste che i cittadini possono richiedere da aree meno supportate dal Servizio Taxi e che quindi vanno a favorire un'ottimizzazione delle risorse. Restano comunque necessarie una serie di attività d'informazione presso Stazioni e Aeroporto rispetto alla fruizione del Servizio Taxi. Cartellonistica e dépliant multilingua sono un passaggio indispensabile per informare l'utenza evitando così che la stessa sia soggetta a illeciti. A partire con cadenza bimestrale chiediamo di avere una reportistica delle attività svolte e l'attivazione di una casella mail dedicata alle segnalazioni che gli operatori e le strutture associative invieranno per sollecitare le attività di contrasto".
"Rimaniamo spiazzati e ci scappa da ridere quando qualcuno lamenta e respira un clima ostile – ribadisce Bartoluzzi - da alcuni conducenti Uber in servizio per l’aeroporto lametino. Li invitiamo al confronto se sono in regola ma ne dubito visto che ad una giornata di sciopero come oggi loro si sono dileguati e l’app di UBER a chiamata di prenotazione non facevano altro che cancellare la prenotazione".
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