Lamezia Terme - Un fenomeno che si manifesta, puntuale, in prossimità delle festività e che nonostante gli interventi governativi per tentare di calmierare i costi, si ripropone inesorabilmente per migliaia di fuori sede che intendono ritornare a casa per trascorre la Pasqua. Parliamo del caro voli, l'aumento delle tariffe aeree nei periodi di festa. Per i tanti precari fuori sede e per tutti coloro che non hanno la possibilità di prenotare in largo anticipo un volo, tornare a casa può costare fino a 500 euro. Basta fare una semplice ricerca sui portali delle compagnie aeree per accorgersi che, ad esempio, chi acquista oggi un volo da Milano Linate con la compagnia di bandiera Ita, con partenza il 29 di settembre e ritorno il 2 di aprile da Lamezia Terme, (scegliendo una fascia oraria accessibile, in classe economica e con il solo bagaglio a mano) arriva a pagare la somma di 504,24 euro. Mentre per chi parte da Roma Fiumicino negli stessi giorni il costo del biglietto arriva a 399,45. Spulciando invece il portale della compagnia low cost Ryanair, per chi parte da Bergamo Oro al Serio verso Lamezia il 30 e ritorna il 6 aprile (in base ai voli disponibili), sempre utilizzando i criteri di cui sopra, arriva a spendere un minimo di 318,89 euro. Per chi parte da Bologna, nelle stesse date sempre con Ryanair (ma con partenza alle 6 del mattino) la spesa si aggira su un minimo di 230,99 euro.
"Un danno per il turismo"
"Nonostante gli sforzi messi in campo dal governo, il fenomeno del caro-voli - ha dichiarato Furio Truzzi, presidente del Centro di formazione e ricerca sui consumi - sembra senza soluzione, e le compagnie aeree continuano ad imporre il proprio strapotere ricorrendo ad algoritmi che fanno salire le tariffe alle stelle in concomitanza con i periodi di festa e le partenze dei cittadini, senza che gli utenti possano in alcun modo difendersi da tali politiche scorrette". Mentre per il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso "con queste tariffe viaggiare in aereo sta diventando sempre più un lusso per ricchi, una situazione che lede il concetto di continuità territoriale e danneggia non solo i consumatori, costretti e rinunciare alle partenze o tagliare i giorni di villeggiatura, ma anche le imprese locali, disincentivando il turismo".
I dati per i voli verso le isole
Il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), in collaborazione con Assoutenti, ha analizzato l'andamento delle tariffe aeree nel periodo delle festività pasquali. L'analisi di Crc-Assoutenti sulle tratte nazionali ha preso in esame un volo di andata e ritorno dalle principali città italiane con partenza venerdì 29 marzo e ritorno martedì 2 aprile: chi acquista oggi un biglietto A/R per l'aeroporto di Catania spende un minimo di 365 euro partendo da Torino, 319 euro da Verona, 317 euro da Venezia. Più economico volare da Roma, dove il biglietto per Catania parte da 144 euro. Se invece si vuole raggiungere Palermo, per le stesse date si spendono 305 euro partendo dallo scalo di Forlì, 295 euro da Bologna, 288 euro da Torino, 259 euro da Milano. Costoso anche raggiungere la Sardegna a Pasqua: il biglietto da Bologna ad Alghero parte da 334 euro, 323 euro se si atterra a Cagliari; per volare a Cagliari partendo da Verona la spesa minima è di 279 euro, analizzano le associazioni. A tali cifre occorre poi aggiungere la spesa per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, che fanno salire di molto il costo finale del biglietto.
Molti italiani preferiscono l'estero
Molti gli italiani che approfitteranno dei giorni di festa per recarsi all'estero e visitare una capitale europea: in questo caso, partendo nella mattinata del 29 marzo e rientrando nel pomeriggio/sera del giorno di Pasquetta (1 aprile), chi acquista oggi un biglietto spende un minimo di 489 euro per volare da Roma ad Amsterdam, 455 euro da Milano a Berlino, 336 euro da Roma a Madrid, 302 euro da Roma a Copenhagen, 254 euro da Milano a Barcellona. Proibitivi i prezzi dei biglietti A/R per le località di mare più ambite: ipotizzando una settimana di vacanza, da sabato 30 marzo a sabato 6 aprile, servono (in base alle soluzioni migliori proposte dai siti di comparazione) 466 euro da Milano a Sharm el-Sheikh, 749 euro da Roma a Zanzibar, 936 euro per le Maldive e addirittura 1.166 euro per le Seychelles.
"Un danno per il turismo"
"Nonostante gli sforzi messi in campo dal governo, il fenomeno del caro-voli - ha dichiarato Furio Truzzi, presidente del Centro di formazione e ricerca sui consumi - sembra senza soluzione, e le compagnie aeree continuano ad imporre il proprio strapotere ricorrendo ad algoritmi che fanno salire le tariffe alle stelle in concomitanza con i periodi di festa e le partenze dei cittadini, senza che gli utenti possano in alcun modo difendersi da tali politiche scorrette". Mentre per il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso "con queste tariffe viaggiare in aereo sta diventando sempre più un lusso per ricchi, una situazione che lede il concetto di continuità territoriale e danneggia non solo i consumatori, costretti e rinunciare alle partenze o tagliare i giorni di villeggiatura, ma anche le imprese locali, disincentivando il turismo".
I dati per i voli verso le isole
Il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), in collaborazione con Assoutenti, ha analizzato l'andamento delle tariffe aeree nel periodo delle festività pasquali. L'analisi di Crc-Assoutenti sulle tratte nazionali ha preso in esame un volo di andata e ritorno dalle principali città italiane con partenza venerdì 29 marzo e ritorno martedì 2 aprile: chi acquista oggi un biglietto A/R per l'aeroporto di Catania spende un minimo di 365 euro partendo da Torino, 319 euro da Verona, 317 euro da Venezia. Più economico volare da Roma, dove il biglietto per Catania parte da 144 euro. Se invece si vuole raggiungere Palermo, per le stesse date si spendono 305 euro partendo dallo scalo di Forlì, 295 euro da Bologna, 288 euro da Torino, 259 euro da Milano. Costoso anche raggiungere la Sardegna a Pasqua: il biglietto da Bologna ad Alghero parte da 334 euro, 323 euro se si atterra a Cagliari; per volare a Cagliari partendo da Verona la spesa minima è di 279 euro, analizzano le associazioni. A tali cifre occorre poi aggiungere la spesa per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, che fanno salire di molto il costo finale del biglietto.
Molti italiani preferiscono l'estero
Molti gli italiani che approfitteranno dei giorni di festa per recarsi all'estero e visitare una capitale europea: in questo caso, partendo nella mattinata del 29 marzo e rientrando nel pomeriggio/sera del giorno di Pasquetta (1 aprile), chi acquista oggi un biglietto spende un minimo di 489 euro per volare da Roma ad Amsterdam, 455 euro da Milano a Berlino, 336 euro da Roma a Madrid, 302 euro da Roma a Copenhagen, 254 euro da Milano a Barcellona. Proibitivi i prezzi dei biglietti A/R per le località di mare più ambite: ipotizzando una settimana di vacanza, da sabato 30 marzo a sabato 6 aprile, servono (in base alle soluzioni migliori proposte dai siti di comparazione) 466 euro da Milano a Sharm el-Sheikh, 749 euro da Roma a Zanzibar, 936 euro per le Maldive e addirittura 1.166 euro per le Seychelles.
Bruno Mirante
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