Decollatura - Il movimento politico indipendente, denominato Movilet “Città Futura” ha, da poco, ripreso il percorso iniziato nel 2019, in occasione della presentazione della bozza di programma. “Elaborata nel 2006 - fanno sapere in una nota dal movimento - e spedita via fax a tutti e cinque i comuni interessati alla conurbazione (Decollatura, Soveria Mannelli, Carlopoli, Serrastretta e Panettieri). Per la prima volta, il programma è stato reso noto al pubblico durante la presentazione di un libro di uno scrittore locale”.
“Da allora – affermano in un comunicato –, dopo 6 anni, ancora non è successo molto, forse perché resiste un forte impulso campanilistico”. Il gruppo ha lanciato un invito alla partecipazione comunitaria rivolgendosi, principalmente, ai centri di Decollatura, Soveria Mannelli e Carlopoli richiamando, scrivono ancora nella nota: “l’attenzione di giovani e meno giovani e di chiunque si voglia mettere in gioco e si riconosca nei principi fondanti del movimento. Vogliamo unire i suddetti tre comuni – affermano ancora -, con l’eventuale aggiunta dei comuni di Serrastretta e Panettieri (come previsto dal progetto bozza originario). Questa conurbazione, a nostro avviso, potrebbe portare notevoli vantaggi economici e strutturali oltre a migliorare la qualità della vita di tutta la cittadinanza residente nel nostro bacino”.
“Teniamo a precisare - scrivono - che non siamo contro le amministrazioni comunali democraticamente elette, ma vorremmo collaborare fattivamente alla risoluzione dei problemi che, purtroppo, frenano la crescita economica e sociale della nostra comunità montana”. Nella nota si sottolinea anche “La necessità di sensibilizzare tutta la popolazione dei paesi del Reventino e le amministrazioni comunali in carica, ad attivarsi e promuovere un referendum popolare per la fusione dei tre centri più vicini geograficamente. Il movimento ritiene che Decollatura, Soveria Mannelli e Carlopoli più di tutti gli altri, si sposino meglio con la già citata idea di conurbazione del territorio”. I promotori del nuovo soggetto politico del Reventino concludono il loro intervento rimarcando la necessità di un’aggregazione per i suddetti comuni poiché affermano “Il futuro di questo bacino dipende da noi e dalle nostre azioni e non è escluso che non possa essere preso a modello da altri bacini della provincia di Catanzaro”.
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