
Decollatura - “Aree interne Reventino-Savuto, quale futuro?”. Questo il titolo del convegno tenutosi nell’Aula Magna dell’IIS “L. Costanzo” di Decollatura e organizzato dalla scuola insieme al Comitato 23 dicembre 1961 e al Comune di Decollatura, con la partnership di Ferrovie della Calabria, Regione Calabria e Provincia di Catanzaro. Nello stesso ambito sono state ricordate le vittime della strage della Fiumarella avvenuta 64 anni fa, quando, il deragliamento di un vagone della Calabro-Lucana, provocò la morte di ben 71 persone di cui ben 31 di Decollatura. Molte le personalità presenti, tra cui il Presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile e Aristide Martino Vercillo, Amministratore Unico FdC.
L’apertura è stata affidata alla dirigente, Maria Francesca Amendola: “Mi pregio di dirigere questa scuola che pur avendo numeri piccoli fa grandi cose mantenendo la sua autonomia con grande dignità. Ringraziamo il Presidente Mormile perché con la Provincia abbiamo tanti progetti in essere tra cui la nuova scuola agraria di Soveria e la Palestra del liceo. Manifestazioni come quella di oggi si collocano tra passato e futuro proiettandoci nel domani”. Prima dei saluti istituzionali e degli interventi dei vari relatori, i saluti e le domande degli studenti rappresentanti tutti i paesi di provenienza degli studenti del Costanzo, poste dalla portavoce, la giovanissima Filomena, alunna di IV. Dal loro intervento è emersa una domanda ripresa da tutti gli interlocutori: "qual è realmente il futuro delle aree interne e perché i giovani dovrebbero farne parte?".
I sindaci di Decollatura, Raffaella Perri, Soveria Mannelli, Michele Chiodo e Scigliano, Raffaele Pane, hanno voluto ricordare, innanzitutto le 71 vittime della strage soffermandosi sull’importanza della ferrovia per lo sviluppo del territorio e per aver unito i paesi dell’area, evitando l’isolamento. In particolare la Perri ha sottolineato come “grazie alla vicinanza e alla sinergia con le istituzioni, siamo riusciti ad evitare le modifiche sul percorso previste dai nuovi progetti, che avrebbero tagliato fuori i nostri centri”. Pane, dopo aver raccontato aneddoti personali legati alla ferrovia, ha, invece puntato sull’”imprescindibilità della ferrovia per la crescita e lo sviluppo delle aree interne del Reventino-Savuto e per creare lavoro e anche rapporti sociali. Dopo aver ribadito che “bisogna sempre ricordare che la Fiumarella è la più grande catastrofe ferroviaria italiana” ha aggiunto che “L’investimento su Ferrovie della Calabria è il più importante dopo la Salerno-Reggio”. Per Chiodo “è giusto commemorare le vittime della Fiumarella nelle scuole perché il Costanzo - allora solo liceo - fu creato per evitare che gli studenti dovessero viaggiare e che si ripetessero fatti gravissimi come quello”. Sulle infrastrutture poi il sindaco di Soveria ha tenuto a precisare che “esse sono importanti, ma non sono salvifiche per un territorio che vive anche di altre dinamiche”.
Sulla sanità (che insieme alla viabilità su rotaie e su strade è il nodo delle nostre zone montane ndr) tutti concordi nel dire che “ospedale, ma anche altre strutture come i CSM e i reparti per dializzati vanno tutelate e non devono mai mancare per i cittadini”. All’incontro erano presenti anche altri sindaci del territorio e autorità come il vice Prefetto Roberta Molè che ha ricordato come “la strage del ’61 sia soprattutto valori di dignità, sicurezza della vita umana e un territorio senza i giovani è anche senza futuro e lo Stato deve fare la sua parte per impedire che essi emigrino sistematicamente”.
Presente anche il Presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Gianmichele Bosco che ha annunciato per sabato 20 dicembre l’intitolazione della stazione di Via Milano a Catanzaro, alla memoria delle 71 vittime della strage. Momenti topici della giornata, sicuramente, gli interventi di Vercillo, il Presidente della provincia Mormile e di Francesco Aiello, professore universitario e direttore del D.E.S.F. all’UNICAL. In particolare molto atteso l’intervento di Vercillo sulla riapertura della tratta Soveria Mannelli Catanzaro. “Posso dire che, sicuramente, la ferrovia nel tratto Soveria-Madonna di Porto, riaprirà ad aprile – maggio. Più lunghe le tempistiche della riapertura della Soveria-Rogliano a causa delle 5 frane presenti che, comunque, sono state sanate, ma che, proprio per la complessità degli interventi, la farà slittare almeno a giugno. Infine, l’intera tratta Cosenza-Catanzaro mantiene le tempistiche annunciate mesi fa, ovvero fine 2026, primi tre mesi del ‘27”. Vercillo ha poi annunciato l’adozione di dodici treni nuovi entro il 2026 e 32 entro il 2028, la copertura wi fi di tutte le stazioni e la riqualificazione delle stesse che saranno più fruibili e vocate al turismo. Ha, inoltre, parlato di organizzazione di incontri periodici con gli amministratori del Reventino-Savuto e anche (dopo una domanda degli stessi) con delle delegazioni di studenti che sono poi i fruitori reali del servizio. Vercillo ha concluso ribadendo l’attuazione di progetti di sinergia con le università di Cosenza e Catanzaro al fine di creare indotti lavorativi sul territorio.

Il presidente della Provincia, Mormile si è concentrato, invece, sulla strada di collegamento Medio Savuto e, principalmente, sul tratto tra Borboruso e Decollatura che – ha detto – “Dovrebbe riaprire entro un anno. Sono questi traguardi parziali che ci dobbiamo prefiggere, perché se chiediamo la luna non ce la darà mai nessuno. Sappiamo – ha aggiunto – quanto l’apertura del km scarso di località Borboruso verso bivio Cora ci abbia cambiato in meglio le abitudini quotidiane dei viaggiatori verso Cosenza. Speriamo, fra non molto, di poter sanare anche la situazione altamente disagevole che insiste in direzione opposta, verso Catanzaro”.
Molto atteso anche l’intervento del prof. Francesco Aiello. Egli ha analizzato la questione delle aree interne come “Un fenomeno non del Reventino-Savuto, non della Calabria, ma dell’Italia intera. Fra l’altro – ha dichiarato – lo sviluppo non è uguale per tutti. Qui da noi (dico così poiché anch’io sono originario di questo territorio e, precisamente, di Carlopoli) però, c’è un punto di partenza importante che sono le aziende manifatturiere che insistono principalmente sul territorio di Soveria Mannelli e che hanno un respiro ormai internazionale. Questo aspetto è primario per legarvi un certo anelito di sviluppo economico. Come importantissimi in questo processo, sono gli enti intermedi e la scuola che deve dare le competenze e le professionalità spendibili sul territorio regionale. Non ci sono ricette magiche, infatti, per risollevare le sorti delle aree interne, quello che, però, posso dire, è che bisogna evitare di piangersi addosso e di fare vittimismo ad oltranza poiché la rassegnazione è solo preludio alla morte, il coraggio, la lotta è sintomo di vita”.
Da segnalare, infine, la partecipazione e i saluti anche del Consigliere regionale, Gianpaolo Bevilacqua, di Mons. Buccafurni e gli interventi di Giuseppe Sacco, Dottore di ricerca presso UMG che ha fatto una disamina sulle funzioni dei principali enti statali e dell’ingegnere Talarico (Comitato la strada che non c’è) che ha, per l’ennesima volta, ribadito la necessità di interventi urgenti sul tratto San Pietro Apostolo-Tiriolo estremamente disagevole per chi lo percorre per recarsi a Catanzaro.
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