Lamezia Terme – A seguito del divieto di balneazione nell’area del Lido Marinella, disposto dal Comune, esplode la rabbia e la preoccupazione dei cittadini. Il Consorzio Marinella, presieduto da Armando Zolli, informa di aver ricevuto numerose segnalazioni da parte dei residenti, indignati per l’ennesima estate compromessa da un problema che si trascina da decenni. Uno stato d’animo diffuso tra i proprietari delle oltre 600 unità abitative della zona oltre che per i tanti bagnanti. "Ho provato una irrefrenabile rabbia nel leggere del divieto di balneazione, ancor prima che iniziasse la stagione estiva", scrive una cittadina. "Il problema dell'inquinamento risale a più di 40 anni e i nostri ciechi amministratori locali e regionali lo hanno sempre ignorato. Dovremo continuare a ingrossare le acque marine con le nostre amare lacrime?"
Nella sua lettera, sottolinea con amarezza la frustrazione di chi ha scelto Marinella come luogo di villeggiatura o di residenza stabile. Si tratta, di un problema ambientale ma anche sociale ed economico. "La tanto invidiata Marinella sembra nata sotto una cattiva stella - prosegue, - eppure è uno dei residence più ambiti. La rassegnazione, nel caso specifico, non ha una valenza positiva. Sappiamo che il problema dell'inquinamento coinvolge tante spiagge del Tirreno e che cosa si aspetta allora a dare luogo a una vera e propria rivolta?”.
Il grido d’allarme che arriva dalla Marinella non è isolato. Così, Zolli, si fa portavoce dello stato d’animo dei residenti e lancia un appello: “Il problema è stato ignorato per troppo tempo. Da almeno quindici anni non viene convocato alcun tavolo tecnico sul tema. Mi attiverò ancora una volta per stabilire un dialogo con il nuovo sindaco Murone".
© RIPRODUZIONE RISERVATA