Sanità a Lamezia, dirigenti e consulenti Pd incontrano Lo Moro: "Qui grave disattenzione ai diritti del cittadino"

LO-MORO-Image-2025-05-20-at-10.44.15_39d22.jpg

Lamezia Terme - Fa tappa a Lamezia la visita dei Consiglieri Regionali PD alle aziende sanitarie calabresi. Qui sono stati accolti presso la sede della candidata a sindaca Doris Lo Moro, per una conferenza a tema sanità. Al tavolo dei lavori accanto alla candidata il segretario provinciale del PD di Catanzaro Domenico Giampà, la componente della Commissione regionale sanità Amalia Bruni, il presidente del Gruppo PD al Consiglio regionale Domenico Bevacqua, il segretario regionale PD Nicola Irto, e la responsabile nazionale salute e sanità del PD Marina Sereni. Non un tour elettorale, come spiegano Giampà e Lo Moro, quello dei consiglieri PD, ma una visita conoscitiva, senza pregiudizi, finalizzata soprattutto, come chiarisce Bruni, a “far sentire la nostra vicinanza alla gente”.

“Il tema della sanità è sempre stato strumentalizzato a fini elettorali - continua Giampà - ma oggi vogliamo riportare all’attenzione dati che hanno a che fare con l’osservazione della realtà. Oggi le categorie fragili non sanno a chi rivolgersi, e il PD vuole ripartire dalla concretezza, raccontando la verità”. Si concentra su aspetti politici l’intervento di Irto, il quale ricorda che “il risultato elettorale a Lamezia è oggetto di grande attenzione, a livello regionale ma anche nazionale. Lamezia ha perso smalto e centralità, e ha perso anche il diritto alla salute che in questo territorio non è garantito. Dalla Calabria oggi si scappa per non morire, per curarsi, e serve una visione chiara, di riscatto, un progetto declinato al noi che è la forza della squadra di Doris Lo Moro”. “Quest’incontro è la testimonianza viva che il PD è una comunità”, continua sulla stessa linea Bevacqua, “perché rappresenta un segnale importante di vicinanza dal partito regionale, di unità vera che si costruisce su un progetto e su una visione comune”.

“Durante questa visita non ci siamo solo concentrati sulle criticità, ma abbiamo toccato con mano risposte positive importanti in alcuni settori - prosegue Bruni - accanto alle situazioni di difficoltà e sofferenza dell’entroterra, alcune realtà stanno facendo un cammino importante. Ciò nonostante non riusciamo ancora a vedere in Calabria un progetto generale per la sanità. Per quanto riguarda la nascita dell’ospedale Dulbecco, non sappiamo che fine faranno l’ospedale di Lamezia e quello di Vibo. Se il Dulbecco si occuperà di assistenza di terzo livello, superspecialistica, è necessario che l’area centrale abbia un ruolo di collante: la sanità va vista in maniera globale, senza curare una parte tralasciando il resto. In questo pensiamo che l’interlocuzione di Doris Lo Moro non potrà non essere efficace”.

lo-moroImage-2025-05-20-at-10.44.48_f4a67.jpg

“Stiamo lavorando sulla sanità da mesi - chiarisce la candidata - e riteniamo che in Calabria la politica debba fare tanti passi in avanti nella programmazione, ma anche passi indietro nella gestione. La politica che crea allarme sociale non è una buona politica. Serve invece una visione di sistema: abbiamo in alcuni reparti delle eccellenze, ma legate a singole figure di specialisti, non c’è invece uno sguardo a tutto tondo. Tuttavia creare allarme dicendo che “l’ospedale chiude” facendo perdere fiducia alle persone non aiuta, in un territorio dove già esiste tanta emigrazione sanitaria”. Qui l’accenno ad un recente evento sulla sanità organizzato dal centro destra. “Quando parlano dello sfacelo della sanità, parlano in realtà contro sé stessi”, conclude Lo Moro, “Serve ringraziare i tanti operatori che ogni giorno si spendono con grandi sacrifici. La centralità di Lamezia poteva dare una risposta all’emergenza urgenza di tutta la regione, interfacciandosi con Vibo. Ma purtroppo manca la progettazione. Nel 2007 con Ministro Livia Turco erano stati stanziati 20 milioni di euro per la costruzione di quattro nuovi ospedali in Calabria: ad oggi nessuno dei quattro è stato realizzato”.

“In realtà c’è una diagnosi di emergenza sanitaria nazionale, dentro la quale si colloca l’emergenza sanitaria calabrese” conclude Marina Sereni, “secondo un sondaggio Ipsos condotto dai medici di Medicina Generale, fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 l’84% dei cittadini italiani ha dichiarato di aver rinunciato almeno una volta a curarsi al Servizio Pubblico per mancanza di accesso alle cure. Di questi la maggioranza si è rivolta ai privati, ma chi non aveva la possibilità ha rinunciato a curarsi. La Calabria non risponde ai Lea, né per la medicina territoriale, né preventiva, né ospedaliera. Si è arrivati a un livello di criticità notevole e molti medici stanno fuggendo. Per favorire la privatizzazione della sanità in realtà a questo punto basta non fare nulla”. Qui un appunto al governo nazionale e regionale di centro destra, Meloni e Occhiuto, e un nuovo richiamo all’evento in ospedale del centro destra cittadino. “Noi siamo andati a visitare il Pronto Soccorso con molta sobrietà, senza fare propaganda - evidenzia Sereni - la disattenzione e la mancanza di progettazione si vede tutta”. Sereni conclude citando il vescovo Parisi, che in un recente incontro ha chiesto ai candidati di “occuparsi dei più deboli”. “Il PD sta facendo proprio questo – sottolinea - perché se stanno bene i più deboli stanno bene tutti, mentre sicuramente non è vero il contrario”.

Giulia De Sensi

lomoro--Image-2025-05-20-at-10.25.24_d00ae.jpg

© RIPRODUZIONE RISERVATA