Calabria fanalino di coda in Italia per servizi assistenziali ai cittadini disabili

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Roma  - La spesa dei Comuni per i servizi assistenziali ai cittadini disabili è cresciuta del 44% negli ultimi 10 anni, ma le persone con disabilità ancora oggi si scontrano con inefficienze, carenze, limiti e problemi vari, a dimostrazione che in Italia la strada per un pieno riconoscimento dei diritti dei disabili è ancora lunga. Nel nostro Paese, ad esempio, solo il 32,5% delle persone con disabilità in età lavorativa ha un impiego, contro un tasso di occupazione nazionale del 62,9%, e addirittura un disabile su tre è a rischio povertà o esclusione sociale. Lo afferma Consumers' Forum, ente indipendente di cui fanno parte Associazioni di Consumatori, Imprese Industriali e di servizi e le loro associazioni di categoria, Istituzioni.

In base agli ultimi dati Istat, spiega Consumers' Forum, la spesa reale dei Comuni in favore dei cittadini con disabilità, al netto della compartecipazione degli utenti e del Servizio Sanitario Nazionale, è passata in 10 anni da quasi 1,7 miliardi di euro a 2,4 miliardi di euro, con un incremento del +44%. Nello stesso periodo la spesa per i cittadini anziani (over 65), è scesa da 1,33 a 1,30 miliardi di euro (-1,8%). Forti le differenze sul territorio: al Sud la spesa dei Comuni per l'assistenza ai disabili è due volte e mezzo inferiore rispetto a quella di Nord-ovest e Nord-est, e circa la metà rispetto alla media nazionale. Analizzando a livello regionale la spesa dei comuni sulla popolazione di riferimento, ossia il costo pro capite dei servizi resi in favore dei residenti disabili, il primato spetta al Trentino Alto Adige con circa 6mila euro annui di spesa, seguito da Sardegna (5.460 euro) e Friuli Venezia Giulia (4.548 euro).

Fanalino di coda la Calabria, con appena 395 di spesa annua a disabile. Per quanto riguarda i servizi offerti dalle amministrazioni locali, il 68,4% dei comuni offre assistenza domiciliare socio-assistenziale, il 33,2% assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari, il 59,9% voucher, assegni di cura, buoni socio-sanitario. "L'aumento della spesa assistenziale non corrisponde, tuttavia, ad un miglioramento della qualità della vita", afferma il Presidente di Consumers' Forum, Furio Truzzi, che parla di "una generalizzata arretratezza del Paese sul fronte delle barriere architettoniche e sensoriali che viola i più basilari diritti delle persone con disabilità: basti pensare che meno del 10% delle strutture turistiche italiane è accessibile ai disabili". Proprio per discutere delle carenze italiane e proporre soluzioni per garantire pienamente i diritti dei cittadini disabili, Consumers' Forum ha organizzato il convegno "Consumatori e Disabilità", che si terrà sabato 19 luglio a Viareggio. 

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