Lamezia Terme - Il Consiglio comunale di Lamezia ha approvato con 10 voti a favore, 3 contrari e 3 astenuti l’assestamento di bilancio. Il punto, era certamente quello più importante insieme all'affidamento del verde pubblico alla Lamezia Multiservizi. Presenti 16 consiglieri e 11 assenti. In precedenza, dopo la comunicazione dell'avvenuto deposito del verbale della seduta precedente, l'Assemblea era stata chiamata ad approvare la delibera sulla nuova gara d’appalto per il servizio di mensa scolastica; l’affidamento triennale del verde alla Lamezia Multiservizi; le modifiche proposte al Regolamento di occupazione suolo pubblico. E ancora, aggiornamento del Piano triennale delle Opere pubbliche. In particolare, per quanto riguarda la gara per la mensa scolastica il sindaco, Paolo Mascaro ha espresso soddisfazione anche in merito all'emendamento relativo per correggere una parte tecnica relativa al costo totale. Rosario Piccioni ha auspicato una procedura veloce per l'affidamento. Il punto è stato approvato, emendato, con 11 voti favorevoli e 3 astenuti (Gianturco, Piccioni e Cittadino).
Quindi, l’affidamento triennale del verde pubblico. Sul punto è intervenuto l'assessore Luigi Muraca che ha parlato dell'affido alla Multiservizi, sottolineando come nel contratto è previsto anche il censimento di tutte le piante per avere sempre un quadro aggiornato. Approvato anche un emendamento all’unanimità per avere un servizio più omogeneo nelle aree dove intervenire. Il primo cittadino si è detto convinto della “bontà della scelta di affidare alla Multiservizi il verde pubblico. Una società che sta uscendo ormai da momenti particolari e che saprà certamente rispettare egli impegni”. Il consigliere Ruggero Pegna si è detto soddisfatto auspicando “che tutto il territorio venga curato per offrire una buona immagine della città”. Il punto successivamente è stato approvato sempre all’unanimità. Servizio che partirà dal 1° novembre. Poi, l’Assemblea ha affrontato il punto relativo alle modifiche proposte al Regolamento di occupazione del suolo pubblico con la relazione del consigliere, Enrico Costantino e l’intervento dell’assessore, Francesco Stella che ha illustrato alcune modifiche in relazione anche al Psc. Modifiche che riguardano l’occupazione di suolo pubblico con le impalcature e i dehors. La pratica è stata approvata con 13 favorevole e 3 astenuti (Piccioni, Cittadino e Gianturco).
Si è passati all'aggiornamento del Piano triennale delle Opere pubbliche con l’intervento di Costantino che ha parlato di una proposta da approvare visto la realizzazione di due nuovi asili nido. Sulla localizzazione nei locali attuali della Multiservizi, tuttavia, perplessità sono state espresse dal consigliere Piccioni. Dal consigliere Pino Zaffina la sollecitazione ad una maggiore concertazione sull’attenzione da riservare a tutti gli asili della città. Il punto è stato approvato con 13 voti favorevoli e 3 astenuti (Piccioni, Cittadino e Gianturco). Successivamente, come già evidenziato, gli equilibri o assestamento di bilancio. Per questa voce, secondo quanto già approvato in precedenza dalla Giunta, si aggiungono due finanziamenti da 1.512.000 euro ciascuno a valere sui fondi Pnrr per la conversione dell’attuale sede della Multiservizi in via della Vittoria con la creazione dei due nuovi asili nido comunali Estia e Nike.
È stato evidenziato poi, anche dall'intervento dell'assessore al Bilancio, Sandro Zaffina "che sono stati finanziati debiti fuori bilancio di cui all’art. 194, D.Lgs. n. 267/2000 per l’anno 2024 per un importo complessivo di euro 1.770.768,63; il Fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione finanziario risulta adeguato all’andamento della gestione, come previsto dal principio contabile all. 4/2 al d.Lgs. n. 118/2011; dalle operazioni di verifica effettuata da parte del responsabile del Servizio finanziario per la parte relativa agli organismi gestionali esterni, non sono emerse situazioni di criticità che possono comportare effetti negativi a carico del bilancio dell’Ente". In sostanza, Zaffina ha ribadito come siano stati salvaguardati gli equilibri di bilancio nell’interesse dell’Ente e dei cittadini. Sulle 3 società partecipate, Zaffina ha parlato di numeri “soddisfacenti perché hanno chiuso il 2023 con risultati positivi di gestione, non dovendo così andare ad intaccare il fondo di bilancio previsto per ripianare eventuali passività”. La discussione su questo punto ha visto alcune posizioni diversificate, anche all’interno della maggioranza.
Enrico Costantino, parlando anche a nome dei consiglieri Danilo Gatto e Pino Zaffina, ha espresso la differenza rispetto alla maggioranza annunciando il voto di estensione e dichiarando di “collocarsi su posizioni autonome slegate dalla maggioranza. Ci riserviamo di valutare di volta in volta le singole pratiche da esaminare in Consiglio”. Voto e dichiarazioni, stigmatizzate dal consigliere di minoranza, Mimmo Gianturco, annunciando il voto contrario. Anche la consigliera di Nuova Era, Lucia Cittadino, ha messo in risalto “le contraddizioni evidenti nella maggioranza che non ha i numeri”. L’intervento della Cittadino ha scatenato un’accesa polemica con il consigliere Zaffina, in merito a precedenti dichiarazioni di quest’ultimo relativi ad un intervento sulla gestione dei lavori su un punto dell’ordine del giorno, riservati ad una dirigente. Il punto, come descritto in apertura, è passato con 10 favorevoli, 3 contrarie 3 astenuti. La richiesta di Gianturco di portare all’ordine del giorno mozioni non previste, è stata rigettata “perché non presentate per come dovevano essere presentate”, il commento del presidente del Consiglio, Giancarlo Nicotera.
Più avanti, dopo una pausa dovuta alla conta del numero legale per l’uscita dall’Aula di alcuni consiglieri (13 presenti e 12 assenti) , l'Assemblea ha approvato 56 debiti fuori bilancio sono divisi tra Servizio economico-finanziario: euro 57.165,84, oltre allo stanziamento relativo al debito idropotabile riconosciuto con deliberazione di consiglio Comunale n. 49 del 30.09.2016 pari ad euro 708.308 annui; Uoa Avvocatura: euro 1.010.290,50; Settore tecnico: euro 77.441,85; Settore Vigilanza euro 69.307,26; Settore gestione e valorizzazione del Patrimonio e del territorio comunale euro 476.267,38; Settore politiche sociali euro 80.295,80. La seduta si è chiusa con l'ultimo punto, ovvero discussione sull’Autonomia differenziata. Sul punto, è intervenuto il consigliere Rosario Piccioni affermando che a Lamezia “sono stare già raccolte 2000 firme, mentre on line sono 250mila”. Predisponendo un ordine del giorno e stigmatizzando la circostanza che “alcune forze politiche non sono presenti in Aula”. Proponendo un documento per dire “dire no alla legge che spacca l’Italia. E’ giusto - ha concluso Piccioni - che i cittadini di Lamezia sappiano quali siano le posizioni dei singoli e dei partiti”.
Sull’argomento, anche da Pegna contrarietà sulla legge Calderoli. “Con la Lega che ha fatto una campagna contro il Sud ed ha portato a consensi innaturali. L’Autonomia differenziata aumenterà il gap tra Nord e Sud, non vi è dubbio che vada difesa l’unità del nostro Paese. Su questo di deve difendere il futuro delle prossime generazioni”. Anche dal presidente dell’Assemblea, Nicotera un netto “no” all’Autonomia differenziata una posizione “che va oltre l’appartenenza partitica e che divide il Paese in mille rivoli”. Il sindaco Mascaro ha fatto riferimento al marzo del 2023 quando il Consiglio comunale approvò una mozione contraria. “Personalmente – ha puntualizzato - sono contrario alla legge senza se e senza ma. E’ una legge che deve essere abrogata ed attendo il referendum per mettere la croce sul “si” all’abrogazione”. Mascaro, dunque, per la prima volta ha ufficializzato la sua posizione di contrarietà all’Autonomia differenziata, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni. Dicendosi “contendo che si è raggiunto già il 47 per cento delle firme occorrenti per l’indizione del referendum”. Sottoscritto un documento di contrarietà alla legge sull’Autonomia differenziata. In sintesi, ecco quanto espresso nel documento. "Il No all'autonomia differenziata nasce, quindi, da un Si. Il Si alla Costituzione, il Si ad un'idea di Stato che non isola, non lascia indietro nessuno, ma permette a tutti di crescere insieme, con pari opportunità, tutelando il merito e le possibilità di ogni cittadino"
A.C.
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