Lamezia Terme - Contestazione nella serata di ieri su corso Nicotera, zona area pedonale, da parte degli ultras della Vigor Lamezia, con in testa il gruppo CNA. Alla base della plateale presa di posizione, la nomina recente di Carmine Donnarumma a responsabile dell’area tecnica della società biancoverde. Il dirigente di origini campane, in città ormai da anni, in passato ha ricoperto la carica di direttore sportivo della Vigor Lamezia, ruolo rivestito anche in altre società tra cui il Catanzaro. Nei giorni scorsi, la società di via Marconi in un comunicato stampa ha annunciato l’assetto tecnico con la “novità”, rispetto alla passata stagione, dell’ingresso proprio di Donnarumma che i tifosi biancoverdi avevano già “contestato” con uno striscione nei pressi dello stadio D’Ippolito. L'iniziativa di ieri sera, conferma dunque le "forti perplessità" nei confronti di una scelta che si potrebbe inquadrare in un contesto di "ritorno al passato", non proprio foriero di successi ma di delusioni ancora non digerite. Il nome di Donnarumma, infatti, stando a quanto emerso dalla manifestazione di ieri e dai contenuti di un manifesto affisso sui muri della città, illustrato ieri sera durante la protesta, è "legato a stagioni fallimentari che si spera non debbano più riproporsi". E questo "sin dai tempi del duo Cantafio-Gaetano, fino ad arrivare alla gestione Mercuri dei primi anni 2000, culminata - sostengono ancora i tifosi - con la sconfitta nella finale play-off a Marcianise".
Questo episodio e altri, fanno sì che “la scelta dell'attuale dirigenza lascia a desiderare e pone molti interrogativi". I tifosi chiedono alla società "massima chiarezza e trasparenza" ricordando che "la Vigor appartiene alla città e deve essere guidata da professionisti seri". "No ai fantasmi del passato". Solo "imprenditori che operano per il bene della città e della Vigor. "Noi da sempre siamo e continueremo ad essere a difesa dei nostri colori, nella maniera che più riterremo opportuna". La dignità dei tifosi "non conosce convenienze per cui non può essere contrattata, sminuita o venduta". Una protesta dai toni civili, un raduno che non ha causato nessun disagio, senza mai eccessi di qualsivoglia natura. Certo, qualcuno potrà non condividere l'iniziativa, ma rimane il dato reale di un “caso” aperto e che i dirigenti dovranno comunque affrontare e valutare. Iniziare la stagione fra le polemiche non fa bene a nessuno, in vista di un campionato che la Vigor Lamezia dovrà disputare da protagonista assoluta per tornare a vincere subito e posizionarsi in quelle categorie che più le appartengono.
A. C.
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