“Ore di angoscia”, le reazioni su tragedia barca migranti capovolta al largo della Calabria

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Roccella Ionica – Sgomento, rammarico e angoscia. Sono questi i sentimenti comuni che arrivano da più parti del mondo politico e istituzionale sulla tragedia avvenuta a circa cento miglia dalla costa della Calabria dove una barca a vela con a bordo migranti si è ribaltata. Al momento, da quanto si apprende, sono circa 50 le persone disperse mentre sono 12 i migranti superstiti approdati a Roccella Ionica.

Reazioni

Mancuso: "Europa intervenga con rapidità e decisione per prevenire le tragedie nel Mediterraneo"

"Sono profondamente addolorato e preoccupato per la tragedia avvenuta al largo delle coste calabresi, dove una cinquantina di migranti risultano dispersi a seguito del ribaltamento della loro imbarcazione.  Esprimo il cordoglio del Consiglio regionale della Calabria per le vittime e  solidarietà ai superstiti a cui non si mancherà di fornire la massima assistenza. Oltre alle attenzioni  più volte assicurate in ogni sede istituzionale, è urgente che l'Europa intervenga con rapidità e decisione per prevenire le tragedie nel Mediterraneo. Chiediamo, soprattutto dopo il drammatico naufragio di Steccato di Cutro, un'azione risolutiva e in più direzioni, che preveda una maggiore collaborazione tra gli Stati membri per rafforzare i controlli e le operazioni di soccorso, nonché misure efficaci per contrastare il traffico di esseri umani. La Calabria e l'Italia non possono essere lasciate sole  ad  affrontare  questa emergenza  umanitaria"

Cri: "La nostra umanità tragga nuova forza da tragedie del mare"

"Restiamo attoniti davanti a quanto accaduto a Lampedusa e Roccella Jonica, in due terre che sono per noi luogo di accoglienza e dove, ancora una volta, purtroppo, il viaggio di due imbarcazioni non è riuscito a concludersi, a causa di circostanze che sono da accertare". Lo dice il presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro. "Le prime testimonianze e le ricostruzioni raccolte dalle volontarie e dai volontari impegnati a supporto delle persone migranti - spiega - parlano complessivamente di oltre settanta tra dispersi e morti in mare. A Lampedusa una ong ha soccorso un natante in avaria e portato sull''isola 54 sopravvissuti, sarebbero 10 le vittime. A Roccella sono arrivati appena 11 sopravvissuti a quella che, da una prima ricostruzione, sembrerebbe una esplosione a bordo dell'imbarcazione nella quale si trovavano complessivamente 76 persone. Una doppia tragedia che ha interrotto il viaggio della speranza di 140 persone: meno della metà sono sopravvissute, trovando la salvezza sulle nostre coste. Da questo triste momento tragga nuova forza la nostra Umanità; dalle emozioni, dal dolore e dagli occhi pieni di lacrime di quanti ce l'hanno fatta, le volontarie e i volontari della Croce Rossa Italiana, seppur scossi da quanto accaduto, prendano gli stimoli necessari per far sentire ancor più la loro vicinanza a tutte le persone accolte che - conclude -, alla difficile situazione che hanno appena vissuto, aggiungono in molti casi il dolore per un caro perso in questa traversata".

Irto (Pd): "Addolorati e attoniti, sembra la vicenda di Cutro"

"Siamo addolorati e attoniti per il ribaltamento di un’imbarcazione carica di migranti a poco più di 100 miglia dalle coste calabresi, a quanto pare avvenuto in acque Sar italiane". È quanto in una nota afferma il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico della Calabria, che aggiunge: «Si tratta di una tragedia che ha colpito persone afghane, iraniane e curde, che ci tocca nel profondo e con la memoria e la coscienza ci riporta al naufragio di Cutro del 26 febbraio 2023, per cui è stata appena chiesta proroga delle indagini. Finora, in questo più recente caso di cronaca, ci sarebbero 64 dispersi in mare, mentre una donna è deceduta e 11 sono i superstiti recuperati dai soccorritori. È un quadro raggelante, cui si aggiungono i dieci morti da poco trovati all’interno di un barchino in acque Sar maltesi, a sud di Lampedusa". "Non si può restare fermi, indifferenti, muti e rassegnati davanti alla continua perdita di vite umane a due passi da casa nostra. Serve una soluzione europea verso cui spingiamo, ma – evidenzia il senatore dem – il governo italiano è chiamato, ora più che mai, alla responsabilità, alla serietà, alla ragionevolezza e al confronto senza pregiudizi con le opposizioni. Non possiamo permettere che il Mediterraneo – conclude Irto – resti un cimitero di migranti e non possiamo limitarci a scuotere le spalle, a rinviare ogni volta il problema, che è anzitutto di umanità e civiltà".

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