Spread, il progetto del Centro Calabrese di Solidarietà entra nella fase finale

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Catanzaro - Sta per concludersi il percorso del progetto SPREAD – Strategie preventive a contrasto delle dipendenze comportamentali e d’abuso, promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Un traguardo importante - commentano in una nota - frutto di mesi di lavoro, di incontri e di attività che hanno saputo coinvolgere operatori sociali, studenti, insegnanti e specialisti, con un approccio innovativo alla prevenzione e al benessere giovanile. Dal suo avviamento, il progetto ha puntato a costruire un modello di prevenzione partecipata, capace di unire la formazione professionale, il lavoro di rete e la creatività dei ragazzi. Dopo i workshop formativi realizzati a Catanzaro e Lamezia Terme, SPREAD ha infatti sviluppato una fase laboratoriale dedicata al protagonismo dei giovani delle scuole superiori, invitandoli a riflettere in prima persona sui rischi legati alle nuove dipendenze e a elaborare messaggi di prevenzione rivolti ai loro coetanei".

Come ha spiegato il sociologo Andrea Barbuto, responsabile tecnico del progetto, SPREAD “intende incidere sui sistemi educativi e relazionali in cui vivono i giovani, portando la prevenzione non solo nelle scuole, ma anche nei contesti quotidiani: quartieri, piazze, centri di aggregazione”. Una visione che ha guidato anche la fase operativa del progetto, fatta di azioni di prossimità e ascolto, momenti di confronto, e attività di creative learning dedicate alla co-progettazione di campagne comunicative e iniziative concrete di prevenzione. Accanto al Centro Calabrese di Solidarietà ETS, guidato dalla presidente Isolina Mantelli, lavorano in sinergia la Cooperativa sociale Zarapoti e la Comunità Progetto Sud, in un percorso condiviso che ha posto al centro il rafforzamento della comunità educante e la creazione di una rete ampia e stabile tra scuole, istituzioni, servizi socio-sanitari e realtà del terzo settore.

L’obiettivo comune è offrire risposte reali al disagio giovanile e alle nuove forme di dipendenza, non solo legate all’uso di sostanze, ma anche comportamentali - come il gioco d’azzardo, l’abuso di internet o l’isolamento sociale. Dopo mesi di incontri, formazione e confronto, il traguardo è ormai vicino: nella prossima settimana si terrà un evento conclusivo che racconterà il percorso di SPREAD, valorizzando i risultati raggiunti e le esperienze condivise da chi, in questi mesi, ha scelto di mettere al centro i giovani e il loro diritto a crescere in contesti sani, consapevoli e partecipati.

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