La Calabria ricorda Fortugno a vent'anni dall'omicidio, Mattarella: "La Repubblica si inchina alla sua memoria"

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Roma - "L'uccisione di Francesco Fortugno a opera di sicari di una cosca della 'ndrangheta ha segnato la vita della democrazia della comunità calabrese in modo incancellabile. Fortugno, medico stimato, uomo onesto e appassionato del bene comune, si era dedicato all'impegno civile con coraggio, in un territorio difficile. L'assassinio, eseguito nel corso di un evento politico, fu l'innesco di un movimento di forte reazione alle mafie che ebbe i giovani calabresi come protagonisti. Fu ucciso poco dopo avere assunto l'incarico di Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria perché il suo coerente operato ostacolava i loschi affari delle cosche della 'ndrangheta. La giustizia ha condannato in via definitiva esecutori e mandanti, dimostrando che le trame criminali possono essere sconfitte".

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a Maria Grazia Laganà Fortugno, in occasione del ventesimo anniversario dell'omicidio di Francesco Fortugno, il seguente messaggio: "Desidero rinnovare in questa giornata la più intensa solidarietà e vicinanza alla signora Maria Grazia Laganà Fortugno, ai figli Giuseppe e Anna, ai familiari, agli amici, a tutti coloro che si sentirono colpiti da quella efferata violenza e avvertirono, da subito, la minaccia criminale volta a sopraffare la libertà di tutti. Ai giovani continuano a parlare la testimonianza umana e l'eredità morale di Fortugno. Il suo rifiuto di sottomissione alle cosche è un esempio e un atto di fiducia nella libertà e nella democrazia che richiama la nostra responsabilità. A vent'anni da quel giorno di dolore la Repubblica si inchina alla sua memoria", conclude.

Occhiuto: "Sacrificio Fortugno continua a richiamarci alla responsabilità e al coraggio"

“Esattamente vent’anni fa la Calabria fu colpita al cuore da un delitto vile e assurdo. L’uccisione di Francesco Fortugno non fu solo l’eliminazione di un uomo delle istituzioni, ma un attacco diretto alla democrazia, alla speranza di una terra che vuole vivere nella legalità e nella giustizia. Oggi ricordiamo Fortugno come esempio di coerenza, mitezza e passione civile. Il suo sacrificio continua a richiamarci alla responsabilità e al coraggio, perché la politica e le istituzioni non devono mai cedere di fronte alla prepotenza criminale, ma affermare ogni giorno, con i fatti, la forza dello Stato e della legalità”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Irto (Pd): “La sua testimonianza di legalità e coraggio continui a illuminare i giovani”

“A 20 anni dall’assassinio di Franco Fortugno, è fondamentale ricordarne la figura. Era un uomo giusto, un medico e un politico che ha servito la Calabria con passione e alto senso delle istituzioni. Avvenuta per mano mafiosa, la sua morte violenta ha segnato una delle pagine più dolorose della storia recente della nostra regione”. È quanto, in una nota sul ventennale della Morte di Franco Fortugno, afferma il senatore Nicola Irto, segretario del Pd Calabria, che sottolinea: “Ricordare oggi Fortugno significa rinnovare la memoria del suo sacrificio e nello stesso tempo ribadire il valore civile e morale della sua testimonianza. Egli ha creduto nella politica come strumento di servizio, nella trasparenza dell’impegno pubblico e nella forza delle idee contro ogni forma di intimidazione o potere criminale”. “Il suo esempio deve continuare a parlare alle nuove generazioni, a quanti scelgono di restare in Calabria per costruire una terra fondata sulla legalità, sul coraggio e sul bene comune. Il suo assassinio non va mai dimenticato. Da quella ferita – conclude Irto – deve continuare a nascere la volontà collettiva di cambiare, con la forza dell’onestà e dell’impegno, il volto della nostra società”.

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