
Lamezia Terme – Per la prima volta in questa stagione, la Vigor Lamezia riesce a mettere due risultati positivi uno appresso all’altro. Dopo il prezioso pari sull’ostico campo di Favara, contro il pericolante Ragusa vittoria doveva essere e vittoria è stata. Pur non essendo stata la migliore prestazione di questo campionato, paradossalmente è maturato un sonante 4-0. In campo si è però vista una Vigor cinica come non mai, al cospetto di un avversario che, al di là della forte fragilità difensiva, ha comunque creato diversi pericoli, vedi i tre legni colpiti, alla porta di Iannì. A livello difensivo, ad esempio, Sanzone e compagni avevano fatto meglio contro Gelbison e Nissa, uscendo tuttavia dal campo con il classico pugno di mosche in mano. Fermo restando il divario tecnico tra la formazione iblea e le altre due poc’anzi citate, la differenza in positivo, rispetto a qualche settimana fa, in casa lametina la stanno facendo da un lato il recupero di Marigosu, dall’altra l’arrivo di Catalano. Il sardo ed il ragazzo di Cortale hanno sensibilmente aumentato il tasso d’inventiva e fantasia, oltre alla qualità. Adesso dalla cintola in su c’è gente capace di dare del tu alla palla, dosare alla perfezione lanci, assist, punizioni e calci d’angolo. L’ultimo passaggio non rappresenta più un tabù, insomma. La qualità delle giocate, e di conseguenza la prolificità realizzativa, sono infatti cresciute. La maggior consapevolezza dei propri mezzi, a livello di squadra, fa poi si che migliorino anche le prestazioni degli under. E’ il caso, in mezzo al campo, del 2006 Simonetta, ieri alla quinta gara consecutiva da titolare. Adesso, però, bisogna proseguire su tale scia, per non vanificare quanto si sta iniziando a fare di buono.
Contro un Ragusa presentatosi al D’Ippolito senza nessuno dei due allenatori (quello titolare, Lucenti, era squalificato) ufficiali, con il dirigente accompagnatore Francesco Marra Cutrupi unico non calciatore presente in panchina, Renato Mancini, privo degl’infortunati Spanò, Embalo, Curcio, Colella, Verdosci, Sardo e Rossi, ha sperimentato dal primo minuto quel 4-3-3 già provato nel secondo tempo del match di Favara. Guerrisi e D’Anna i terzini, Sanzone – Montebugnoli il duo centrale. Simonetta in mezzo attorniato da Staiano e Marigosu, ed il tridente avanzato Mascari – Tandara – Catalano. Nei primi 45’ tanta inventiva sulla catena di sinistra impersonata da Guerrisi, Marigosu e Catalano.
Il quarto successo in campionato ha permesso di ripristinare, a distanza di una settimana, il +2 sulla zona play-out. Ma la classifica diventa sempre più corta, con la bellezza di undici squadre nel breve fazzoletto di sei punti. Basti pensare che, al momento, ci sono soltanto quattro lunghezze a dividere il quinto dal sestultimo posto. Gli stessi biancoverdi si trovano a metà strada esatta tra la zona play-off e quella play-out. Come a dire che è facilissimo passare dalle stelle alle stalle, e viceversa.
Il 4-0 rifilato al Ragusa diventa l’affermazione più ampia di questa stagione. Per trovare, prima di ieri, un altro successo con quattro gol di scarto, scartando il 5-0 dell’ultima giornata contro il derelitto San Luca sceso in campo con soli nove giocatori e non rientrato più in campo dopo l’intervallo, dobbiamo risalire all’ultima di andata dello scorso torneo, quando, sempre per 4-0 al D’Ippolito, si rimandò battuto lo stesso San Luca. Con i quattro palloni scaraventati alle spalle dell’ibleo Matteo Esposito, respira anche il sin qui anemico attacco biancoverde. A quota undici gol fatti, si agganciano Sancataldese, Castrumfavara e Gelbison. Peggio hanno sin qui fatto solo Reggina, Paternò e Ragusa. Si resta, di contro, ai vertici della speciale classifica relativa alle difese meno vulnerate del girone. Con sole nove reti incassate, si sale al secondo posto, in condominio con Sambiase e Nissa (che ha una gara in meno, però), alle spalle del Savoia che ne ha appena sette al passivo. Quella imperniata sugli over Montebugnoli, Sanzone ed Errico, è, comunque, la migliore difesa interna a pari merito con Savoia e Castrumfavara. Per tutte e tre, sono solo due i gol finora presi tra le mura amiche.
7 punti in quattro gare per la gestione Mancini, con conseguente media di 1,75 a gara. Nelle sei partite giocate con Foglia Manzillo in panchina, era stata di 1,16 punti.
Terzo assist vincente in due gare per Giovanbattista Catalano, il quale balza, così, subito in vetta a tale specifica graduatoria a tinte vigorine. Con l’esordio del 2007 Riga, salgono a ventotto, inclusi coloro che sono già andati via (i giovani Malara, Lanciano e Di Pardo) gli elementi utilizzati in queste prime tredici gare ufficiali. Ancora non impiegati soltanto il terzo portiere Stella e Sardo. Sia in campionato che in Coppa Italia, sono sempre partiti titolari soltanto Sanzone e Mascari. Con Marigosu, Mascari e Sanzone, lievitano a nove i calciatori andati a segno in campionato. Cannoniere principe della squadra resta Tandara, ora salito a tre gol, di cui due dal dischetto. A proposito di penalty, quello di ieri è stato il terzo a favore, il secondo trasformato in gol. Due di questi tre tiri dagli undici metri sono stati procurati dal 2005 D’Anna. Il restante da Tandara. Zero, curiosamente come per i cugini del Sambiase, quelli sin qui fischiati contro Sanzone e compagni.
Ferdinando Gaetano
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