Inaugurato spazio di culto per islamici all’Umg, scoppia la polemica. Rettore: “Università luogo di libertà e pluralità”

univ-germaneto-202021_1524b_9a828_c9397_f0acd_5cd25.jpg

Catanzaro - "Oggi alle ore 15, all'Università Magna Grecia di Catanzaro, si terrà la cerimonia d'inaugurazione di una moschea. È il primo caso eclatante in Italia ed è, a mio avviso, un pericoloso ulteriore passo verso l'islamizzazione della nostra società". Lo afferma, in una nota, Rossano Sasso, capogruppo della Lega nella Commissione Cultura, Scienza, Università e Istruzione della Camera dei deputati. "C'è chi giustifica l'evento - aggiunge Sasso - adducendo motivazioni di opportunità: in questo modo si attirerebbero ulteriori studenti di fede musulmana. Tuttavia, anziché migliorare l'offerta formativa e offrire maggiori servizi agli studenti italiani, l'Università di Catanzaro, che evidentemente non ha problemi di sovraffollamento delle aule, destina metri quadrati al sermone del venerdì dell'imam e alle sue cinque preghiere quotidiane, perché questo è quanto prevede l'accordo. Pare che dietro questo accordo, e mi auguro di no, ci sia la benedizione delle locali gerarchie ecclesiastiche, nel nome del dialogo interreligioso e dell'inclusione. Inclusione con una religione che ci considera infedeli, che perseguita gli omosessuali, che non ha stipulato accordi con lo Stato e che considera la donna un essere inferiore. E a proposito di donne: cosa succederà alle studentesse? Assisteremo al paradosso per cui potranno frequentare le lezioni insieme ai colleghi maschi ma se vorranno pregare nella moschea saranno segregate in spazi appositi? Ma davvero siamo disposti a cedere la nostra identità anche in un ambiente sacro come un ateneo, simbolo della libertà, dello sviluppo e della ricerca, per dare spazio a una religione che contrasta con i nostri principi. Depositerò, a nome della Lega, un'immediata interrogazione parlamentare al Ministro Bernini. Questa, ancora una volta, non è integrazione: è sottomissione".

Rettore Magna Graecia: "Università luogo di libertà e pluralità"

"L'Università è, e deve continuare a essere, il luogo per eccellenza della cultura, della libertà e della pluralità: un presidio di civiltà dove ogni fede, ogni voce e ogni identità trovano spazio per essere ascoltate e rispettate". Lo afferma in una nota il rettore dell'Università Magna Graecia di Catanzaro Giovanni Cuda in merito all'inaugurazione di uno spazio di culto per le persone di origine islamica. Il rettore ricorda che la decisione di destinare uno spazio alla preghiera per le persone "che fanno parte della comunità dell'Università 'Magna Graecia' nasce da un bisogno reale e profondamente sentito all'interno dell'Ateneo. Tale esigenza è stata espressa da numerosi studenti e studentesse, nonché da personale sanitario e pazienti ricoverati all'Azienda ospedaliero universitaria 'Renato Dulbecco', che ogni giorno vivono e contribuiscono alla vita della nostra comunità accademica". L'iniziativa, prosegue, "si inserisce nel solco dei principi sanciti dall'articolo 19 della Costituzione italiana che tutela la libertà di professare liberamente la propria fede religiosa, in forma individuale o associata, e garantisce la piena pluralità delle espressioni di culto in un clima di rispetto reciproco e di dialogo civile". Quindi evidenzia che lo spazio individuato, "di piccole dimensioni e precedentemente non utilizzato", è stato concesso all'Associazione Dar Assalam ODV sulla base di una convenzione approvata dagli organi competenti, stipulata dopo una istanza presentata nel 2024 da un gruppo di studenti di religione islamica poi "sostenuta da ulteriori richieste provenienti dalla comunità universitaria. A scanso di equivoci si precisa che il locale non poteva essere destinato ad attività didattiche e la sua utilizzazione come area di culto risponde unicamente all'obiettivo di garantire un luogo di raccoglimento e preghiera, nel pieno rispetto delle normative e delle finalità istituzionali".

La scelta, per Cuda, è un "gesto concreto di inclusione, dialogo e pace" che "riflette l'identità profonda della nostra Università, da sempre orientata alla convivenza pacifica delle differenze e alla 'contaminazione dei saperi', come volle il suo fondatore, il primo rettore Salvatore Venuta. Non a caso, sin dalla nascita dell'Ateneo, le indicazioni interne sono bilingue, in italiano e in arabo, a testimonianza di un'apertura culturale che ha radici solide nella nostra storia". All'inaugurazione, "segnata da un forte spirito di unità e collaborazione" afferma il rettore, hanno partecipato "anche esponenti dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, dell'Amministrazione comunale e della Polizia, a conferma di un comune sentire improntato alla pace, al dialogo interreligioso e al rispetto reciproco". "Nella nostra Università - conclude Cuda - i valori dell'inclusione, della libertà e del rispetto non restano principi astratti, ma si traducono in azioni concrete. Alla 'Magna Graecia', gli studenti non sono numeri, ma persone accolte con attenzione, empatia e dignità". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA