Operazione "Thomas", le mani della 'ndrangheta sul Comune di Cutro: assolto imprenditore lametino

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Crotone - Si è concluso con un’assoluzione il processo a carico dell’imprenditore lametino Giovanni Gentile, coinvolto nell’ambito dell’operazione "Thomas" condotta dinanzi al Tribunale di Crotone contro soggetti ritenuti contigui al clan Grande Aracri di Cutro, tra cui anche imprenditori e appartenenti alle Forze dell’Ordine.

Gentile, difeso dall’avvocato Massimiliano Carnovale, era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa (artt. 110 e 416-bis c.p.) “poichè pur non essendo inserito stabilmente nella struttura organizzativa denominata ndrangheta, nella sua articolazione di seguito compiutamente descritta, operante principalmente nel territorio del Comune di Cutro e localmente denominato Locale di Cutro avente articolazioni autonoma nella provincia di Catanzaro, con collegamenti e vincoli con altri gruppi autonomamente operante nel territorio di Crotone, in Emilia Romagna e altri luoghi del Nord Italia, e diretta influenza, anche decisionale, sulle locali e/o ndrine operanti nell'area geografica di compresa tra Vibo Valentia e Crotone, in virtù della carica e caratura ndranghetistica del Grande Aracri Nicolino, concorreva in essa assistendo ed adiuvando, attraverso condotte attive e/o passive le finalità dell'associazione di tipo ndranghetistico, fornendo un concreto, specifico, consapevole, contributo ai componenti dell'associazione si da agevolare le attività del medesimo sodalizio. In particolare, metteva a disposizione della consorteria cutrese la propria ditta denominata Edilsystem con sede a Lamezia Terme al fine di consentire ai sodali Scarpino Salvatore, Diletto Alfonso, Mancuso Antonio Giuseppe, diretti dal capocosca Grande Aracri Nicolino, di poter investire denaro del sodalizio e/o procedere ad investimenti all’estero ed in specie accaparrarsi appalti, per il tramite della precitata società e predisposizioni di fideiussioni bancarie false ad essa pertinenti, per la costruzione di una unità immobiliare in Algeria, così accrescendo le potenzialità economiche della cosca".

All’esito del giudizio ordinario ed esaurita l’istruttoria dibattimentale il Tribunale di Crotone ha assolto Giovanni Gentile perché il fatto non sussiste rispetto ad una imputazione estremamente grave quale il concorso esterno in associazione mafiosa.

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