Reggio Calabria - "L’Unione Sindacale di Base sarà in piazza mercoledì 15 ottobre con lo sciopero nazionale dei precari della Giustizia e con un presidio territoriale alle ore 10:00 a Reggio Calabria, in Piazza Italia, davanti alla Prefettura. L’obiettivo è quello di ottenere la stabilizzazione, il riconoscimento della professionalità e garanzie contrattuali per migliaia di lavoratrici e lavoratori che, con il loro impegno quotidiano, tengono in piedi gli uffici giudiziari del Paese.
La protesta si colloca nel pieno della discussione sulla Legge di Bilancio, che ancora una volta ignora il destino dei precari del PNRR Giustizia, lasciando scadere i contratti al 30 giugno 2026 e rinviando qualsiasi intervento strutturale. Le recenti dichiarazioni del Ministro per gli Affari Europei e del Governo, prive di risorse e di impegni concreti, si sono rivelate solo fumo negli occhi per migliaia di lavoratrici e lavoratori in attesa di un futuro certo"
USB denuncia con forza "la distanza tra le parole e i fatti: da un lato si parla di riforme e di efficienza, dall’altro si abbandonano al precariato persone formate, competenti e indispensabili al funzionamento della macchina giudiziaria. La Legge di Bilancio che il Governo sta preparando rappresenta un banco di prova decisivo: o si sceglie di investire nel lavoro pubblico e nella qualità dei servizi, oppure si condanna l’intero sistema Giustizia a un ulteriore collasso.
Ancora una volta, le priorità politiche emergono con chiarezza. Mentre crescono le spese militari e si stanziano fondi per armamenti e missioni di guerra, nessuna attenzione viene riservata a chi ogni giorno garantisce i diritti fondamentali della cittadinanza. È la dimostrazione che la volontà politica può orientare la distribuzione delle risorse, ma oggi lo fa contro la collettività e contro il lavoro.
"A Reggio Calabria, come in tutto il Paese, USB sarà in piazza per pretendere risposte e non proclami, per affermare che la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici non può essere oggetto di contratti a termine, e per ribadire che una Giustizia davvero efficace passa solo dal riconoscimento del valore sociale e umano di chi la fa funzionare.
Il presidio del 15 ottobre sarà un momento di confronto e di lotta, aperto agli interventi delle lavoratrici e dei lavoratori precari, alle realtà solidali, ai cittadini e alle cittadine che vorranno sostenere questa vertenza. È un appello alla partecipazione e alla consapevolezza, perché la battaglia per la stabilizzazione dei precari della Giustizia è anche la battaglia per un servizio pubblico degno di questo nome".
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