
Lamezia Terme - Un luogo di contaminazione tra arte, cultura, scienza e creatività all'insegna del patrimonio che si "annida" nell'area meridionale del Mediterraneo. Questo, e tanto altro, lo spazio inaugurato oggi a Lamezia Terme presso lo storico Palazzo Blasco in via Belvedere, cuore della vecchia Nicastro, oggi Lamezia est. Protagonista, la Fondazione “International Culture Foundation” con la nascita del "Culture Med Hub" in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Alla giornata inaugurale presenti molte autorità, dal prefetto Castrese De Rosa, ai rappresentanti accademici dell’Université des Arts de Tirana (Albania), dell’Université Islamique du Liban (Libano) e dell’Université Salah Boubnider Constantine 3 (Algeria).

Oltre ai rappresentanti locali degli Enti sul territorio, tra i quali gli assessori comunali, Annalisa Spinelli e Michelangelo Cardamone. Al tavolo dei relatori, Giovanna De Sensi, presidente della Fondazione “International Culture Foundation”, Pierfrancesco Pullia, direttore generale, Francesco Sinopoli, vicepresidente. E poi ancora, Stefania Mancuso, presidente dell'Accademia delle Belle arti e il direttore, Virgilio Piccari. L'idea, ha spiegato Pullia "parte da una visione condivisa di quest'area del Mediterraneo. Il compito è quello di unire e di far condividere l’iniziativa con le Università interessate che noi cercheremo di portare avanti con una visione di arti e scienza. Per la prima volta cerchiamo di unire le istituzioni culturali e artistiche facenti parte di questo spazio del Mediterraneo, facendole dialogare. Ponendo al centro l’idea di un Mediterraneo capace di generare forme innovative di conoscenza, dialogo e creatività condivise".

"Oggi - ha detto dal canto suo la Mancuso per l'Accademia delle Belle arti - firmiamo una convenzione tra l'Accademia e la Fondazione che è finalizzata a costruire dei percorsi comuni di formazione, soprattutto master e attività alternative che possano lavorare sulla creatività mediterranea. La finalità della Fondazione è questa, e noi come Accademia la condividiamo strutturando e soprattutto consolidando rapporti internazionali che già l'Accademia ha e che cercheremo di costruire al meglio anche con questo nuovo strumento operativo che certamente è più agevole. Uno strumento - ha sottolineato la Mancuso - che ci consentirà di partecipare a bandi e a finanziamenti, sia italiani che internazionali". Quindi, l'importanza della riapertura di un luogo come Palazzo Blasco. "Per Lamezia la riapertura - ha chiosato al Mancuso - è un momento importante, perché la Fondazione si radica ancora di più sul territorio e devo dire io, da lametina, e da presidente dell'Accademia di Belle Arti sono ancora di più orgogliosa di poter condividere questo momento nella mia città". Saluti istituzionali e altri interventi, hanno caratterizzato la prima parte della giornata che è stata arricchita, nel pomeriggio, dall’apertura della mostra allestita dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro nelle sale espositive della Fondazione, nell’ambito del progetto Pnrr Performing: un racconto visivo e performativo delle ricerche artistiche contemporanee. In serata concerto del “Jazz Med Quartet”.
A.C.

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