Lamezia, inclusione, legalità e lotta alla dispersione: nuovo protocollo tra IC Gatti-Manzoni-Augruso e terzo settore

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Lamezia Terme – “E’ stato approvato in via definitiva dall’Istituto Gatti-Manzoni-Augruso il Patto di comunità tra la scuola e le associazioni del terzo settore per la gestione dei plessi periferici caratterizzati da importanti emergenze educative” è quanto si legge in una nota. “Il protocollo, che sarà sottoscritto nel mese di settembre – spiegano - nasce da un’idea della dirigente scolastica Antonella Mongiardo, profondamente convinta dell’importanza di portare avanti una mission aperta alla collaborazione attiva delle forze sane del territorio. Con questo spirito, nei mesi scorsi la preside ha attivato un Tavolo di confronto inter-istituzionale, al quale hanno preso parte gli amministratori comunali, i servizi sociali e le associazioni di volontariato Donne e Futuro e OPIS (osservatorio per l’inclusione scolastica)”.

“Durante la riunione – precisano - venivano affrontati dai rappresentanti istituzionali diversi aspetti della vita scolastica, riguardanti soprattutto la gestione di alcuni plessi periferici caratterizzati da importanti criticità legate al difficile contesto socio-culturale di provenienza”. La dirigente Mongiardo ribadiva “l’importanza di gestire la complessità della nuova scuola con spirito di squadra e di confronto, in sinergia con le istituzioni e con le risorse umane e professionali che, a vario titolo, ci aiutano a portare avanti la mission scolastica”.

Un’alleanza educativa nella quale “un importante contributo  - dice la preside Mongiardo- è stato offerto anche dalle forze dell’ordine, in particolare dal Commissariato di Polizia di Stato di Lamezia Terme, partner dell’IC “Gatti Manzoni Augruso” in un percorso di formazione/informazione sulla legalità, svoltosi in tutti i plessi della scuola in collaborazione con l’ANP (associazione nazionale polizia di Stato), incentrato su tematiche importanti, come il rispetto delle regole, il bullismo e il cyberbullismo, i diritti e i doveri connessi alle tecnologie informatiche”.

“Dal confronto con le forze sociali nasceva, dunque, l’idea di attivare un protocollo di intesa, che è stato redatto dalla preside Mongiardo e approvato all’unanimità sia dal collegio dei docenti che dal consiglio di istituto della scuola. Il Protocollo è finalizzato all’organizzazione di percorsi di inclusione, partecipazione attiva e contrasto alla dispersione scolastica. Gli interventi previsti – curricolari ed extracurriculari – mirano, infatti, a promuovere la piena partecipazione degli alunni alla vita scolastica e sociale, offrendo opportunità significative di crescita personale, culturale, relazionale”. 

“Dal dialogo con l’ente locale, le associazioni e le famiglie, scaturiva anche la decisione di eliminare le pluriclassi dei plessi Mancuso e Davoli per formare cinque classi normali di scuola primaria, da allocare nella sede di via Razionale”. “Sostituire alle attuali pluriclassi la configurazione di cinque classi di scuola primaria omogenee per età degli alunni è una soluzione ampiamente condivisa dalla comunità scolastica e sicuramente più efficace dal punto di vista pedagogico; una soluzione a cui si è molto lavorato in questi mesi, in sinergia con l’amministrazione scolastica; ma, in concreto, si potrà attuare solo quando si avrà dalle autorità competenti garanzia dell’attivazione di una corsa di scuolabus per i ragazzi residenti nel quartiere Ciampa di Cavallo, i avranno così la possibilità di raggiungere agevolmente il plesso Davoli; confidiamo che ciò avverrà per l’anno scolastico  2026-27”

Al protocollo hanno dato piena adesione l’associazione Donna e Futuro e OPIS (osservatorio per l’inclusione scolastica). “Desidero esprimere piena e convinta adesione alle finalità e agli obiettivi contenuti nel Protocollo d’intesa – afferma il preside Alfredo Saladini, presidente di OPIS- Questo protocollo  redatto dalla dirigente Mongiardo incarna una visione condivisa di scuola come centro nevralgico di una Comunità educante più ampia, in cui ogni soggetto – scuola, istituzioni, associazioni del terzo settore, famiglie – è chiamato a fare la propria parte per contrastare la dispersione scolastica, promuovere la partecipazione attiva degli alunni, valorizzare le potenzialità di ciascuno e garantire pari opportunità di crescita. In un tempo segnato da profonde trasformazioni sociali e culturali, che spesso amplificano le fragilità e le disuguaglianze, e spingono verso l'affermazione della "cultura dello scarto", non possiamo più accettare che l’educazione possa essere considerata compito esclusivo della scuola e delle famiglie. Occorre una corresponsabilità educativa che si traduca in azioni concrete, coordinate e stabili. Da qui l’importanza dei Patti educativi di comunità, strumenti preziosi che rendono possibile una progettualità condivisa, capace di rispondere in modo integrato ai bisogni complessi dei bambini e dei ragazzi. Questo protocollo rappresenta un’iniziativa dal forte valore educativo, che ben si inserisce nella cornice di una scuola attenta ai bisogni di tutti, capace di aprirsi al territorio e di costruire, insieme ad esso, percorsi concreti di inclusione, partecipazione attiva e contrasto alla dispersione scolastica”.

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