Reggio Calabria - L’UGL Ferrovieri Calabria dichiara una prima azione di sciopero dalle ore 9.01 alle ore 17.00, prevista per il 15 settembre c.a., e riguardante il personale di Trenitalia S.p.A. D.O. IC (equipaggi, manutenzione, uffici), nonché quello della Direzione Regionale della stessa società (equipaggi ed ufficio di distribuzione).
La segreteria regionale, ritenendo non più sostenibile il comportamento dell’Impresa Ferroviaria, sempre meno attenta al mantenimento di corrette relazioni sindacali, e non curante delle effettive necessità della Calabria, come risulta evidente dalle politiche di razionalizzazione non salvaguardanti le importanti strutture esistenti sul territorio, nonché dal tentativo di accentramento ed esternalizzazione di molte attività, alza i toni a difesa della sicurezza sul lavoro, nonché dei livelli occupazionali non garantiti da un adeguato ricambio generazionale.
In particolar modo, L’UGL ferrovieri Calabria, contesta, "la volontà manifestata da parte di Trenitalia, di voler trasformare l’attuale impianto di manutenzione IC, in un semplice presidio, comportando, di fatto, l’ulteriore depotenziamento di una struttura strategica, con conseguenti ricadute occupazionali ed inevitabili ripercussioni anche sull’indotto.
L’O.S., mette altresì in discussione la completa assenza del ruolo delle relazioni industriali, in quanto, invece di governare i processi, è semplicemente proteso a coprire e nascondere le cause che generano i problemi oggetto di discussione. Il tutto aggravato dall’incapacità di mantenere attivo il necessario confronto tra le parti, che dovrebbe essere volto a costruire la crescita del settore in Calabria, piuttosto che ridurlo ai minimi termini.
La segreteria regionale ritiene inoltre non esaustiva la politica di assunzioni di personale da mercato esterno. Basti pensare ai sovraccarichi di lavoro generatisi nel mondo IC, dovuti alle forti carenze di personale e ad una conseguente gestione operativa costretta al ricorso di espedienti al di fuori delle regole, con turni individuali che spesso non garantiscono neanche la durata del normale riposo. Modus operandi, che peraltro mette irresponsabilmente a repentaglio, anche l’importantissimo ruolo del gestore delle risorse.
Lo stesso problema si verifica anche nel trasporto regionale, in cui le forti carenze sono state incentivate dalle uscite indiscriminate di capi treno per essere inspiegabilmente utilizzati in altre mansioni. Il tutto generando soppressioni di treni a danno del servizio passeggeri.
La mancanza di personale al trasporto regionale ha altresì incentivato la fuga dagli uffici distribuzione (dedicati alla gestione del personale), non essendoci più le condizioni per poter garantire la partenza dei treni a causa dell’insufficiente numero di risorse a disposizione".
La segreteria regionale UGL Ferrovieri avverte che: "Quella del 15 settembre sarà soltanto la prima di una lunga serie di azioni sindacali protese al ripristino di adeguate condizioni lavorative, nonché di piani d’azione aziendali che dovranno saper realmente mettere a frutto gli importanti investimenti, tra i quali anche quelli derivanti dal PNRR. Investimenti, quest’ultimi, che comunque risultano discriminare regioni come la Calabria, in quanto, gli stessi proventi, sarebbero stati messi a disposizione per eliminare il gap infrastrutturale esistente tra le varie realtà dell’industria ferroviaria italiana, rischiando invece di farlo aumentare. Basterebbe prestare attenzione alla ripartizione degli incentivi finanziari lungo tutta la nazione, per poter meglio comprendere come il territorio calabrese sia stato discriminato, con pesanti ripercussioni sulle politiche adottate da Trenitalia in Calabria, la quale, invece, continua a dissipare gli sforzi del passato proponendo chiusure di Impianti a discapito della sicurezza in esercizio, accorpamenti di strutture e continue soppressioni di treni regionali a causa della mancanza di personale. La stessa segreteria pone altresì l’accento su una tematica non meno importante, riguardante i tempi di conciliazione vita/lavoro". "Nelle more dell’azione di sciopero preannunciata, in cui è prevista una partecipazione massiva, l’UGL Ferrovieri Calabria chiede il repentino cambio di rotta del Gruppo FSI nei confronti della Calabria".
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