Conflenti - Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano sfide educative e sociali sempre più attuali, che richiedono l’impegno congiunto di istituzioni scolastiche e forze dell’ordine. In questa direzione si è collocata l’importante iniziativa che si è tenuta ieri presso il plesso “Don Lorenzo Milani” di Conflenti, dove la Polizia di Stato ha incontrato studenti e insegnanti per una lezione formativa e di sensibilizzazione. A raccontare la manifestazione è Lucy Stranges, scrittrice conflentese appassionata e profondamente attenta alle tematiche del bullismo e del disagio giovanile. L’incontro si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione universale promosse dall’Istituto Comprensivo di appartenenza, volto al contrasto di bullismo e cyberbullismo. A partecipare, l’ispettore Antonio Villella e l’assistente Giovanni Vergori del Commissariato di Lamezia Terme, insieme alla dirigente scolastica, dott.ssa Manuela Maletta, e alla professoressa Marianna Roperti, referente per il contrasto al bullismo dell’istituto.
Durante la mattinata, gli agenti hanno mostrato alcuni video esplicativi sul ruolo della Polizia di Stato e sulle dinamiche del bullismo e del cyberbullismo. È stato chiarito che il bullismo non è un semplice scherzo o un conflitto occasionale, ma un comportamento aggressivo ripetuto nel tempo, intenzionale e caratterizzato da uno squilibrio di potere tra il bullo e la vittima. Questo squilibrio può manifestarsi in termini di forza fisica, carattere o posizione sociale. Particolare attenzione è stata riservata anche alla Legge 71/2017, che disciplina il fenomeno del cyberbullismo, offrendo strumenti giuridici per la tutela dei minori. Gli esperti hanno fornito agli studenti preziosi consigli su come riconoscere situazioni di pericolo e su come difendersi, incoraggiandoli a non restare in silenzio e a rivolgersi sempre a genitori, insegnanti o adulti di riferimento. La giornata si è conclusa con un momento di curiosità e divertimento: i ragazzi hanno potuto avvicinarsi ai mezzi della Polizia, osservandoli da vicino e ponendo domande agli operatori. L’iniziativa ha rappresentato un'importante occasione educativa, volta a formare cittadini consapevoli e responsabili, in un'ottica di prevenzione e rispetto reciproco.
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