Lamezia Terme - "Nel giorno del 1° maggio, Festa del Lavoro, Lamezia non dimentica. Non dimentica il senso profondo della fatica, della dignità, del diritto, e – purtroppo ancora oggi – del rischio che il lavoro porta con sé. E non dimentica, soprattutto, le vite spezzate, i volti che non rientrano più a casa, le assenze che pesano più di mille discorsi" è quanto si legge in una nota del sindaco di Lamezia Mascaro.
"Il Primo Maggio - continua - è il giorno in cui la memoria e l’impegno si stringono la mano, ed è anche il giorno in cui si guarda con rispetto a chi continua a lavorare per la città, a chi dona il proprio tempo senza chiedere nulla, ma lascia un segno concreto e duraturo. A Lamezia, questo è accaduto ancora una volta. In questi anni, nel Palazzo di Città – luogo simbolo dell’istituzione e della comunità – si è manifestata una forma altissima di cittadinanza attiva: quella del lavoro gratuito, appassionato, silenzioso, offerto da chi ha scelto di continuare a servire anche oltre i limiti del proprio dovere".
"Un pensiero speciale - sottolinea - va a tutti coloro che, anche senza nome e senza vetrina, hanno messo a disposizione le proprie mani e la propria esperienza, contribuendo con discrezione a riqualificare spazi, a custodire luoghi, a mantenere viva un’idea di città fondata sul rispetto, sulla cura, sulla responsabilità. Non si sono limitati a “dare una mano”. Hanno costruito legami, riacceso ambienti, dato valore al tempo. Lo hanno fatto con senso civico, con rispetto, con amore. Nel giorno in cui si celebra il lavoro, a Lamezia è stato ricordato anche il lavoro che non si compra e non si vende: quello che nasce dalla dedizione, dalla generosità, da un’idea alta e collettiva di bene comune. E forse, oggi più che mai, è proprio questo il significato più vero della parola “lavorare”. Per questo, a loro – donatori silenziosi ma essenziali – va il nostro grazie, sincero, pubblico, convinto. E ora, soprattutto per voi giovani, che siete il presente e il futuro di Lamezia: portate con voi questa eredità di memoria, solidarietà e impegno. Imparate che il lavoro non è solo guadagno, ma costruzione di comunità, crescita personale e condivisione di valori. Siate curiosi, siate coraggiosi, siate pronti a mettervi in gioco con passione e responsabilità: perché il vero progresso nasce dall’idea di un lavoro che sia utilità, rispetto e bellezza".
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