Lamezia Terme - Manuelita Iacopetta, presidente dell’Associazione Samarcanda ha inteso inaugurare la mostra: “L’arte tra le mani”, curata dalla stessa associazione. Si tratta della prima edizione di un significativo evento espositivo volto a valorizzazione appieno l’intero artigianato artistico calabrese. A illustrare le finalità conoscitive della tre giorni di mostra, che si terrà dall’8 al 10 aprile, la presidente Iacopetta introdotta dalla giornalista Maria Scaramuzzino che ha definito la kermesse come, oltre a volano di sviluppo territoriale, “un insieme di sinergie culturali nonché lasciare un messaggio di pace in un periodo ancora tanto difficile perché devastato da Pandemia e Guerra, Arte fra le mani, ha concluso la giornalista vuole essere dunque un motivo per ripartire”. La presidente Iacopetta durante l’inaugurazione, concorde con la Scaramuzzino, ha illustrato il fine dell’evento che intende renderlo storicizzato, per le sue specificità artistico-culturali. Quindi - ha aggiunto - fare prese sull’artigianato calabrese e portarlo ad una sua ampia conoscenza. Un modo per gratificare le nuove generazioni anche in un loro alternativo percorso di studi”. Tanti fra artisti, artigiani e laboratori provenienti da tutta la Calabria e dall’hinterland lametino con gradito ospite il pittore e scultore Maurizio Carnevali che parteciperanno con le loro opere a questa prima edizione della mostra.
Tra gli artisti e le scuole partecipanti ci sono: Fascino Bizantino (creazione di gioielli della tradizione calabrese con manufatti al telaio e pizzi al chiacchierino) di Manuelita Iacopetta di Lamezia Terme, Francesco Siviglia liutaio e costruttore delle Persefoni di Bova (Reggio Calabria), il ceramista Gennaro Condurso (autore dei fischietti ad acqua con forme zoomorfe) di Seminara (Reggio Calabria), Franco Serratore ceramista di Lamezia Terme che esporrà i lavori realizzati con gli ospiti della clinica psichiatrica San Vincenzo di Catanzaro e i manufatti creati dai rifugiati della cooperativa sociale “Jungi Mundu” di Camini (Reggio Calabria), Vincenzo Grenci di Brognaturo artigiano di pipe, Antonio Montesanti ceramista e titolare della nuova linea “Arte da indossare” (foulard, cravatte, t-shirt, costumi ed altri accessori con stampe che rappresentano alcuni dei simboli della cultura e della tradizione calabrese) di Vibo Valentia, il liutaio di Lamezia Terme Vincenzo Piazzetta, Paolo Falvo maestro tessitore di Feroleto Antico, Graziella Cantafio ceramista di Lamezia, Milva Rizzo creatrice di gioielli originaria di Decollatura, Francesco Scarpino ebanista di Catanzaro, Conflè storie di dolci e gusti in bottega (laboratorio artigianale di Conflenti), Atelier Sposa Lucy di Lamezia, Simona Trunzo artista poliedrica e creatrice di libri per bambini Tsveti Bak, artigiana residente a Bova che realizza manufatti con fibre naturali, Accademia delle tradizioni popolari calabresi di Lamezia Terme.
La rassegna nel rispettare i suoi principali fini culturali e didattici presenterà degli adeguati laboratori e dibattiti, fra questi quello del 9 aprile che si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00 tenuti dagli artigiani per le scuole lametine (Istituti comprensivi e Licei) invitate dall’associazione promotrice dell’evento. sempre sabato 9 alle 17:00, ‘spazio ARSAC’, con Luigia Iuliano che illustrerà il procedimento tradizionale di estrazione della ginestra e l’esposizione dal titolo: “Sul filo di Aracne”.
Il programma proseguirà con due dibattiti: alle 18.30 sempre sabato 9 con titolo “Maternalità e medicina di genere: esperienze di cura” della sezione lametina dell’Aidm (Associazione italiana donne medico) che vedrà le relazioni delle dottoresse Raffaella Renne, Caterina Ermio, Renata Tropea, Giuseppina Berardelli, Rita La Chimia, Patrizia Muzzi. La mostra terminerà il 10 aprile con il convegno che inizierà alle 17 dedicato a “Genialità sopra le righe, quando anche la follia è arte” su cui relazioneranno la dottoressa Rossella Manfredi, direttore del Csm di Lamezia, e il professor Mario Panarello, storico dell’arte.
F.I.
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