Omicidio Macrì a Crotone nel 2014, definitiva l'assoluzione di Foschini

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Crotone - Diventa definitiva l’assoluzione dall’accusa di omicidio per Gianluigi Foschini, 28enne crotonese assolto in secondo grado, dopo la sentenza di primo grado, con la quale gli erano stati inflitti 30 anni di reclusione. La Corte di Cassazione ha, infatti, ritenuto inammissibile il ricorso della Procura generale e ha, invece, accolto la tesi difensiva, sostenuta dagli avvocati Aldo Truncè e Francesco Gambardella.

Foschini era accusato di aver ucciso Francesco Macrì, di 73 anni, avvenuto nell’agosto 2014. L’imputato era stato arrestato nel gennaio 2018 in seguito a un'intercettazione captata nella sala d’attesa della Questura mentre parlava col fratello. Seguì il processo in abbreviato, che si concluse con una sentenza di condanna a 30 anni di reclusione. Impugnata la sentenza, la corte di assise di Appello dispose una perizia fonica al fine di accertare l’effettivo contenuto di quella conversazione. La difesa del Foschini sosteneva l’inattendibilità delle conclusioni della consulenza redatta per conto del pm, attraverso una diversa consulenza di un professore ordinario di fonetica che aveva concluso escludendo che la frase incriminata fosse comprensibile nel suo significato. Da qui la perizia disposta in appello che ha concluso per l’assoluta inesistenza dei presupposti che avrebbero potuto legittimare l’esistenza di quella frase incriminata. Pertanto Foschini in appello fu assolto per non avere commesso il fatto e immediatamente scarcerato. Da qui il ricorso in Cassazione del procuratore generale e la successiva discussione, avvenuta ieri, davanti alla suprema corte di Cassazione, al termine della quale il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

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