Lamezia Terme - "Amalia Bruni sarà la Tortu della Calabria. Faremo come ha fatto la staffetta 4x100 alle Olimpiadi e vinceremo sul traguardo contro l'inglese Spirlì". Enrico Letta usa la metafora sportiva del trionfo azzurro a Tokio per evidenziare che la sua coalizione sta recuperando e vincerà le elezioni regionali del 3 e 4 ottobre prossimi. Il segretario nazionale del Partito democratico, si è fermato a Lamezia Terme, nel centro storico su corso Numistrano, per un "Caffè con Amalia Bruni" prima di proseguire verso Catanzaro dove si sta svolgendo la Festa dell'Unità. Sollecitato dai giornalisti, Letta ha iniziato a parlare di sanità che, di fatto, sta monopolizzando il dibattito politico in questa campagna elettorale con al centro la fine del commissariamento e la restituzione della sanità alla Regione.
Il nodo sanità
"Il salviniano Spirlì - ha esordito Letta - ha portato la sanità calabrese in una situazione drammatica; un'esperienza fallimentare che ha reso la Calabria non la regione che su questi temi puo' parlare meglio. Credo che la necessità oggi sia quella di un cambio radicale di direzione; una pagina da voltare e per questo che noi abbiamo messo in campo la persona migliore fra tutti i candidati, proprio per parlare di sanità perché Amalia Bruni è esattamente questo che fa. La sua esperienza professionale - ha aggiunto il segretario nazionale del Pd - è la migliore per i calabresi e che cambia tutto, cambia la musica sul tema della salute. Sia sul tema della fine del commissariamento, che noi portiamo avanti e porteremo avanti, sia sul tema della fine del turismo sanitario. Con Amalia Bruni che a livello italiano ed europeo è una certezza dal punto di vista della ricerca in campo sanitario. Noi siamo in grado e saremo in grado di offrire ai calabresi una sanità come l'abbiamo in tante altre regioni d'Italia. E' impossibile e assurdo - ha stigmatizzato Letta - continuare con questa differenza che bisogna andare fuori per curarsi. Noi diciamo basta a questa situazione e Amalia Bruni è la migliore candidata. Il centrodestra è assolutamente non credibile. La difesa che hanno fatto di Spirlì è una difesa che dà già l'idea di cosa vuol dire il futuro; di cosa potrebbe essere il futuro di questa regione se la destra vincesse. Noi siamo per un cambio radicale e voglio dire ai cittadini calabresi che questo è un confronto fra due candidature: da una parte ci sono Occhiuto e Spirlì, dall'altra parte c'è Amalia Bruni. Chi vota per altri candidati rispetto ad Amalia Bruni, vota tutto sommato per favorire Spirlì ed Occhiuto. Quindi noi chiediamo ai calabresi un impegno e chiediamo di riconoscere che l'unica vera alternativa è la candidatura di Amalia Bruni per voltare pagina".
Sondaggi
Alcuni sondaggi danno indietro la sua coalizione. Cosa pensa dei sondaggi e cosa fare per recuperare?
"Io rispondo - ha replicato Letta - quello che rispondo su tutte le altre città italiane dove i sondaggi dicono altro. Dicono che noi siamo in vantaggio dovunque. Vi dico che quando i sondaggi danno il 30-40-50 per cento di indecisi, i sondaggisti fanno il loro mestiere e fanno benissimo. Ma i risultati di questi sondaggi sono risultati che hanno un'attendibilità limitatissima perché con il 40 per cento di indecisi conta tutto quello che si farà nell'ultima settimana. Io dico questo, quello che vedo e che in Calabria, così come in tutte le altre città che votano nel nostro Paese, la tendenza dal momento in cui è iniziata la campagna elettorale è una tendenza dovunque di crescita nostra. Siccome mancano ancora due settimane al voto, questa nostra crescita son convinto ci porterà alla fine a vincere le elezioni in Calabria. Credo che sia il segno soprattutto di una consapevolezza degli elettori che il centrodestra, e le destre, si stanno sfasciando. Io vorrei - ha sottolineato ancora Letta - che gli elettori calabresi pensassero a Roma e Milano. Se la destra ha trattato Roma e Milano così, mettendo in campo due candidati, che si stanno liquefacendo letteralmente, durante la campagna elettorale quel è il senso di serietà di una coalizione che non è in grado di garantire nelle due più importanti città del Paese nemmeno la possibilità di candidature che arrivino al meno alla fine del voto? Ecco perché io sono molto fiducioso e vedo che il nostro sforzo nelle due prossime settimane sarà a tappeto. Comune per comune, per convincere quel 40 per cento di indecisi, e sul quel 40 per cento di indecisi noi faremo il sorpasso finale. Io vedo Amalia Bruni come Filippo Tortu. Nel senso che anche Tortu prese il testimone all'ultima curva che era un filo indietro e poi dopo nell'ultimo rettilineo Tortu ha battuto l'inglese. Ecco, l'"inglese" Spirlì perderà nell'ultimo rettilineo rispetto alla nostra Analia Bruni "Tortu".
Lotta alla criminalità e liste pulite
Letta ha risposto al quesito dei giornalisti che gli hanno chiesto perché il Pd, rispetto al centrodestra, non ha inviato i nomi dei candidati al vaglio dell'Antimafia. "Su questo - ha osservato - siamo assolutamente convinti di aver fatto le scelte giuste. Non mi sembra che nella destra possano dare lezioni di nessun tipo e francamente non le accettiamo. Noi pensiamo che sul tema della sicurezza e della legalità, lo sforzo vada fatto assolutamente da tutti e con un impegno generalizzato. Il futuro della regione sarà un futuro di prosperità, un futuro di benessere solo e soltanto se sicurezza e legalità saranno le precondizioni, ne sono assolutamente convinto. D'altronde la candidatura di Amalia Bruni è quella che da maggiori garanzie da questo punto di vista. Da quando ha deciso di scendere in campo in questa campagna elettorale, è stata lei che giustamente ha proposto questo tema come tema centrale, ha alzato l'asticella e noi l'abbiamo seguita con massimo impegno e determinazione e credo che sia la questione più importante e per noi sarà una delle ragioni del nostro successo".
Sulla Festa dell'Unità: è il segno della ripartenza
"E' il segno della ripartenza. Il Pd - ha altresì evidenziato Letta - è stato per troppi anni commissariato in Calabria, la situazione è stata una situazione di grande complessità. Io credo che abbiamo trovato la chiave giusta con la candidatura di Amalia Bruni che ha ridato grande entusiasmo; ha ridato il senso del futuro. La rinascita dell'orgoglio, il senso che questa terra ha delle eccellenze come Amalia dimostra che queste eccellenze possono essere straordinarie per rianimare l'orgoglio e dare il segno della possibilità di vittoria. Il Pd sarà il primo partito di queste elezioni calabresi. Noi puntiamo ad essere il primo partito e a vincere. Dopo puntiamo a ritornare alla normalità della vita politica con un congresso regionale. Grazie ad Amalia Bruni noi abbiano davanti una prospettiva che sarà quella giusta. Quella che ci consente di guardare al futuro con entusiasmo e positività. Perché noi dopo queste elezioni regionali vogliamo fare di questa Calabria il punto di partenza di una rinascita di tutto il Mezzogiorno. E' il senso anche di una mia scommessa personale - ha aggiunto il leader del Pd - fare del Partito democratico di nuovo un grande partito del Mezzogiorno. Noi nelle ultime Politiche nazionali abbiamo perso il Mezzogiorno e siamo stati marginalizzati e ora vogliamo riprendere la centralità sui temi della sanità, della legalità, del lavoro e credo che la campagna elettorale che stiamo facendo con Amalia Bruni vada in questa direzione".
Sul Green Pass: bene Governo. Salvini fa opposizione
“Sul Green pass - ha fatto notare Letta - le scelte sono state quelle giuste. Stiamo andando nella buona direzione. Draghi ha fatto le scelte giuste. Noi lo sosteniamo, Salvini no insieme alla Meloni, solo che la Meloni è opposizione e quindi è anche comprensibile che la Meloni abbia un'altra posizione, Salvini sta al governo ed è una parte della maggioranza che è opposizione continua. Meno male che la parte principale della Lega ha deciso di non seguire Salvini e appoggiare invece la linea secondo me di responsabilità del governo: è la nostra linea, noi la portiamo avanti. Il Pd in questo momento è il partito della responsabilità, che sta sostenendo il governo nelle scelte più importanti e complesse, e il partito che garantisce in questo momento la responsabilità nel Paese”.
Mattinata lametina, dunque, per il segretario nazionale del Pd accanto ad Amalia Bruni e ai maggiorenti del partito locale, provinciale e regionale. La Bruni ha ricordato a Letta le vicissitudini della città di Lamezia "sciolta tre volte per mafia e dove ci sono enormi potenziali di sviluppo, sociale e culturale". L'impegno comune "è quello di rilanciare la centralità del territorio al servizio della regione".
Antonio Cannone
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