Lamezia Terme – "Nel suo percorso di promozione della scrittura, ormai perseguito da anni, il Liceo “Galileo Galilei” apre le porte al Premio Campiello quale esperienza formativa di indubbio valore e di crescita per i propri studenti. L’iniziativa volta ad una possibile collaborazione con la Fondazione Il Campiello è stata caldeggiata dalla Dirigente Scolastica, Teresa Goffredo, la quale sostiene l’importanza di promuovere nei giovani la lettura e la passione per la scrittura" è quanto si legge in una nota.
"L’incontro - spiegano - si è svolto nel pomeriggio di lunedì 08 novembre in videoconferenza e ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di alunni delle seconde classi e del triennio i quali hanno avuto l’opportunità di ascoltare dagli stessi organizzatori del Premio, la dottoressa Marina Trivellato e la dottoressa Stefania Zuccolotto (imprenditrice e componente del Comitato di Gestione del Premio Campiello), e dal professore Davide Stefanato (attore che da anni collabora con il Campiello Giovani), che ha coordinato l’incontro, le modalità di partecipazione. Per il Liceo hanno partecipato le professoresse di Italiano, Stefania Curiale, Letizia Flauti, Paola Veltri e la Professoressa Piera Adamo".
"Prezioso - precisano - è stato, inoltre, il contributo di due dei cinque finalisti della scorsa edizione, Salvatore Lamberti e Camilla Tibaldo, che hanno dispensato consigli ai giovani ascoltatori lametini, raccontando della loro esperienza, nata forse per gioco, intrisa di incertezze e paure, emozioni ed anche incredulità per il traguardo raggiunto, sino alla presa di coscienza dell’essere ormai divenuti “scrittori noti” nel panorama letterario nazionale ed internazionale. Sì, perché è proprio così, l’avventura del prestigioso premio letterario che parte dalla scrittura come “valvola di sfogo”, come esperienza privata sviluppata nella “solitudine” del proprio io, diventa al contempo momento di “evasione” e condivisione, aprendo, ai suoi partecipanti, le porte al protagonismo attivo e democratico, al confronto con la vera letteratura e le sue variegate forme di espressione. Dunque, un’esperienza interessante ed un invito a parteciparvi al quale il Galilei risponde con entusiasmo, ringraziando vivamente la Fondazione Il Campiello".
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