Anniversario morte Mussolini, confermata commemorazione a Reggio

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Reggio Calabria - Dopo lo stop della Curia di Reggio Calabria alla messa per ricordare il settantesimo anniversario della morte di Benito Mussolini, i promotori dell' iniziativa hanno deciso di confermate la commemorazione con un incontro in programma alle 11 in Piazza San Giorgio al Corso. La conferma dell'appuntamento è stata postata sul profilo facebook del Movimento politico autonomista Alleanza Calabrese che ha organizzato l'iniziativa. Sul profilo facebook è stato pubblicato anche un video con le immagini di Benito Mussolini dopo la sua morte.

"Il duo Morosini-Falcomatà - scrive Alleanza Calabrese facendo riferimento al Vescovo ed al sindaco di Reggio Calabria - ha ancora paura di un uomo assassinato settanta anni fa. Camerata Benito Presente! Piovono fiori su Piazzale Loreto".

Chiesa rimane chiusa

Una trentina di persone si sono radunate stamane in Piazza San Giorgio al Corso, a Reggio Calabria, per commemorare i 70 anni dalla morte di Benito Mussolini. La chiesa di San Giorgio, dove doveva svolgersi la messa organizzata dal Movimento politico Alleanza Calabrese e poi sospesa dalla Curia di Reggio Calabria, è rimasta chiusa. Numerose le persone che si sono fermate nella piazza perché incuriosite. Tra le persone presenti anche un ragazzo con una maglietta con stampata la foto di Benito Mussolini. Il presidente di Alleanza Calabrese, Enzo Vacalebre, ha evidenziato che "hanno paura di una trentina di persone che stanno commemorando la morte di un uomo. Per noi quello di Benito Mussolini è stato un omicidio perché fu ucciso senza un processo". I partecipanti all'iniziativa ora si sposteranno sul lungomare, davanti alla stele di Ciccio Franco, il leader dei moti di Reggio Calabria, per un momento di riflessione e di preghiera.

"Far celebrare una santa messa non è apologia del fascismo - ha detto il Presidente di Alleanza Calabrese, Enzo Vacalebre, circa la decisione della Curia di Reggio Calabria di sospendere la messa per commemorare i 70 anni dalla morte di Benito Mussolini. "Hanno avuto paura - ha aggiunto - di 30 persone che volevano ricordare un uomo deceduto. È una commemorazione che ormai si fa da decenni. Non riusciamo a capire le motivazioni che hanno spinto il vescovo a sospendere la funzione. Non credo che sia stata fuori luogo la parola omicidio utilizzata per la morte di Benito Mussolini. Chi ha scatenato tutta questa bagarre è in malafede. Il nostro voleva essere solo un momento di raccoglimento e nient'altro". "Ho saputo dell'attentato incendiario a Milano - ha concluso Vacalebre - e devo dire che c'è un'atmosfera in giro non molto bella da parte della sinistra, che non solo è arrivata al potere senza essere eletta ma cerca di bloccare manifestazioni di vivere civile".

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