Per un problema alla rotativa era stata sospesa la stampa del giornale. Tutto risolto, il numero speciale sull'Operazione Perseo è in edicola da oggi lunedì 5 agosto.
Un’edizione straordinaria per il nuovo colpo di maglio della DDA di Catanzaro e delle forze dell’ordine contro la cosca Giampà e quei personaggi che gravitavano attorno alla ‘ndrina lametina. In questo numero speciale pubblichiamo quasi al completo gli atti che riguardano i nomi nuovi emersi nell’ordinanza: gli avvocati Tiziana D’Agosto, Giovanni “Chicco” Scaramuzzino e Giuseppe Lucchino; il consigliere provinciale Pdl e vicepresidente della Sacal, Gianpaolo Bevilacqua; il senatore (ma all’epoca dei fatti era consigliere regionale Pdl) Piero Aiello.
In più, a dare maggiore sostanza, l’editoriale di Salvatore Vitello, ex procuratore capo a Lamezia e attualmente vice capogabinetto del ministro della Giustizia, Cancellieri; e una lunga intervista al capo della squadra mobile distrettuale, Rodolfo Ruperti, che racconta il lungo lavoro che ha portato a questa ordinanza, alcuni particolari dei suoi incontri con Giuseppe Giampà (tra i tanti: “Giuseppe Giampà mi ha dato una lista di 400-500 persone che si rifornivano da lui di droga”) e una amara disamina sulla scarsa collaborazione delle persone sotto estorsione (“Le persone che hanno denunciato le estorsioni sono tutte persone che noi siamo andati a scovare e portate da noi. In qualche modo, poi, davanti all’evidenza dei fatti, non hanno taciuto (…) Io non ho avuto il piacere di vedere qui da noi un imprenditore portato dall’antiracket).
Pubblichiamo quindi le considerazioni del Gip, con la descrizione del percorso che ha portato agli arresti dei sopracitati quattro indagati (il Gip ha rigettato la richiesta di arresto del senatore Aiello presentata dalla DDA, che ha subito presentato appello); i capi di accusa (per tutti il 416 bis); i riscontri e le indagini con supporto tecnico; le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che nei verbali (che pubblichiamo integralmente) raccontano come i tre legali e Bevilacqua operassero con la cosca Giampà; le conclusioni del Gip, in cui viene spiegato perché sono state accolte totalmente le accuse presentate dalla procura distrettuale.
Ricordando che sono in corso gli interrogatori di garanzia degli arrestati (con possibili sviluppi, tipo passaggio agli arresti domiciliari) e che il cammino verso il processo è ancora lungo, bisogna sottolineare il “desolante” quadro d’insieme che emerge da questi atti, con gli indagati inseriti pienamente nel malaffare della cosca Giampà. La D’Agosto, nelle considerazioni del Gip, ha una “condotta scellerata” perché ha travalicato il corretto rapporto tra il difensore e il suo assistito, fornendo informazioni sugli andamenti dei processi degli affiliati. In un caso specifico (il processo per l’omicidio di Roberto Ammendola), secondo il Gip le informazioni della D’Agosto hanno permesso a Giampà di minacciare due testimoni che avrebbero aggravato la posizione dei loro affiliati, tanto vero che poi i due testimoni ritrattarono. Scaramuzzino e Lucchino erano partecipi attivi, secondo l’accusa, del lucroso sistema di truffa alle assicurazioni, un sistema che per funzionare aveva bisogno della partecipazione di una lunga filiera di gente compiacente o disposta a collaborare: dal medico per i certificati medici ai periti assicurativi e persino a persone “normali” che si rivolgevano a Giampà per metter su il falso incidente e così intascare l’80% del rimborso assicurativo mentre la cosca aveva in cambio il 20%. Un sistema che permetteva alla cosca di pagare in questo modo gli avvocati e sostenere le famiglie dei detenuti. “Il solo Giampà - come riferisce Ruperti - in meno di un anno aveva accumulato 200mila euro”.
Emergono inoltre dai verbali e dai fatti contestati situazioni “folkloristiche”, come le ha definite il procuratore aggiunto della DDA, Giuseppe Borrelli: dalla colletta per il Rolex d’oro da regalare a Giuseppe Giampà per il suo trentesimo compleanno, al “ falso giubbino Fay donato da Torcasio Angelo alla D’Agosto per sdebitarsi. Buona lettura a tutti.
b.not.
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