Calabria, Chiara Macrì: "Pd deve cambiare premiando merito e non appartenenza"

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Lamezia Terme, 11 maggio - Riceviamo e pubblichiamo la nota politica di Chiara Macrì, responsabile regionale di FinalmenteSud Calabria, per quel che riguarda la crisi che sta attraversanod il Partito Democratico nazionale e regionale.

"Quelli che oggi un ex ministro della Repubblica chiama “capi bastone”, già un anno fà, il 30 marzo 2012, all’interno di un confronto promosso da FinalmenteSud, li abbiamo chiamati “mandriani”. E lo abbiamo fatto denunciando questo ‘male’ direttamente a chi era venuto in Calabria a chiudere un “commissariamento” causato proprio dai signori possessori delle tessere...Ed invece siamo ancora qui, dopo un anno, con un Commissario che nel frattempo, lasciando il Partito nello stato di assoluto stallo, confusione e divisione, si è nominato deputato della Calabria.

Mi viene in mente quel signore del Senatore Adriano Musi, il quale nella sua prima conferenza stampa, dichiarò che non si sarebbe mai candidato in Calabria. Aveva cominciato un lavoro serio di pulizia... ed è infatti ritornato a Roma...Il problema non è però solo la Calabria. Il problema è il PD. Tutte le promesse di rinnovamento della politica, di cambiamento, di diversità, di progetto politico per cambiare il Paese... niente è stato mantenuto... è non mi si dica che ci sono in parlamento donne e giovani... perchè, con le dovute eccezioni, sappiamo chi sono e da dove vengono. Quanti sono andati via... quante persone per bene abbiamo perso per strada e quanta delusione c’è oggi tra i militanti e il popolo che ci ha votati.

Ma cosa vuole essere questo partito? Siamo ancora alla ricerca di un’identità’ oppure ormai non c’è’ più nulla da fare? Sono convinta ci sia bisogno di competenza e di visione politica. Questo nostro Paese ha bisogno di uno sconvolgimento, di importanti riforme. La gente muore fisicamente e spiritualmente. Perché quando ad un essere umano togli la dignità, lo hai già ucciso. O il Pd cambia profondamente, senza i mandriani, nè vecchi nè nuovi, aprendo le porte a chi ha voglia di dare senza prendere, premiando il merito e non l’appartenenza, o altrimenti non ha futuro.

D’altra parte abbiamo sempre sognato un PD che si occupasse dei problemi del lavoro, degli emarginati, delle donne, che desse delle risposte e proponesse progetti per lo sviluppo del Mezzogiorno. Abbiamo avuto una “mozione Calabria” pompata con relativa “conferenza”. Ma che fine hanno fatto quei punti? Chi ne parla più? Sarebbe utile alla Calabria una proposta  sullo sviluppo e l’occupazione. Sarebbe utile a livello regionale un piano per il lavoro, uno per il ciclo dei rifiuti, uno strutturale. Sarebbe auspicabile che tali proposte venissero dal PD. Sarebbe auspicabile, però, che alle parole seguissero i fatti.  Sarebbe utile all’Italia tutta. Ma per attuare ciò servirebbe un Partito europeo che guarda e studia i problemi a livello locale, e proietta le strategie di soluzione a live globale, perché il futuro dei nostri giovani è sempre più fuori da questo Paese e fuori dall’Europa stessa. Insomma servirebbe il PD per come è nel cuore e nella mente di coloro i quali si chiamano e si auto-definiscono DEMOCRATICI. Quel PD che non è mai nato e che non sappiamo se mai nascerà".

Chiara Macrì,  Responsabile regionale FinalmenteSud Calabria

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