Catanzaro - La Squadra Mobile di Catanzaro ha fermato i componenti di una banda dedita alla clonazione della carte di debito e/o credito, utilizzate per le movimentazioni di denaro presso gli sportelli bancomat. Nei giorni scorsi, infatti, sul litorale jonico catanzarese era stato trovato presso la banca di Credito Cooperativo a Montepaone uno skimmer, un’apparecchiatura necessaria all’intercettazione video delle operazioni svolte dagli ignari utenti presso gli sportelli bancomat.
In particolare, la polizia di Catanzaro, ha fermato:
Bogdanov Milorad Popov, 37 enne, nato a Sofia (Bulgaria);
Dimitrov Lyuben Kochev, 52enne, nato a Sofia;
Yordanov Nikifor Vasilev, 51enne, nato a Sofia.
La banda composta dai tre bulgari è accusata di associazione per delinquere, danneggiamento, tentato furto aggravato e installazione di apparecchiature per intercettare comunicazioni informatiche. Gli investigatori, durante la perquisizione domiciliare dei tre uomini, hanno trovato l’apparecchiatura necessaria all’intercettazione video e la lettura e duplicazione dei dati contenuti nella banda magnetica delle carte di debito e/o credito utilizzate, nonché le modanature in plastica chiamate “skimmer”.
Con quest’apparecchiatura, mediante la registrazione video, veniva rilevato il codice segreto digitato dagli utenti ed attraverso la duplicazione della banda magnetica, si aveva accesso al sistema per l’erogazione del contante o alla movimentazione del conto corrente collegato alla carta clonata. Dalle indagine è emerso che, il dispositivo che nei giorni scorsi è stato trovato sull’apparecchio bancomat di una banca a Montepaone, era stata istallata da Vasilev. Da qui è emerso anche un quadro più complesso e di gravità indiziaria nei confronti di Popov che risultava essere stato rimesso in libertà il 6 giugno scorso dopo essere stato arrestato a Roma nell’ottobre del 2012, in flagranza di reato, per i reati di utilizzazione di false carte di credito, accesso abusivo al sistema informatico/telematico e installazioni di apparecchiature che intercettano le comunicazioni informatiche. I tre uomini sono stati condotti presso il carcere di Catanzaro.
I particolari dell'operazione compiuta stamane dalla polizia a Catanzaro sono stati resi noti dal questore, Guido Marino, e dal capo della Squadra mobile, Rodolfo Ruperti. “Quando abbiamo accertato - ha detto Marino - che c'era questa emergenza delle carte di credito clonate abbiamo intensificato le indagini fino a capire che esisteva un vero e proprio gruppo ben strutturato. Poi l'intuito investigativo ci ha portato ai fermi dei tre bulgari”. Ruperti ha evidenziato che “si trattava di una banda specializzata e agguerrita. Voglio rivolgere un invito ai direttori di banca perché ci avvertano tempestivamente quando si accorgono che è stata installata l'apparecchiatura per la clonazione delle carte”.
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