Catanzaro – È stato assolto anche in appello Bruno Gagliardi, 47 anni, (difeso dall’avvocato Antonio Larussa), nel processo che si è svolto a Catanzaro con l'accusa di aver partecipato all'omicidio di Salvatore Belfiore avvenuto nel 1995. La prima sezione della Corte d’Assise d’Appello (Presidente Gabrielle Reillo), ha confermato la sentenza di assoluzione in primo grado del Gup del Tribunale di Catanzaro dell’ottobre 2019, accogliendo le istanze della difesa. Il Pubblico ministero aveva chiesto, invece, 30 anni di reclusione.
L’omicidio fu eseguito da Gennaro Pulice (oggi collaboratore di giustizia). A 16 anni, Pulice, commise il primo omicidio, per vendicare la morte del padre e, il 24 maggio 1995, (data dell’anniversario dell’uccisione del padre), sparò in pieno volto Salvatore Belfiore. Secondo quanto emerso dalle indagini e, a seguito dalle dichiarazioni di Pulice, ad accompagnarlo a bordo di una moto, ci sarebbe stato Bruno Gagliardi (poi assolto per non aver commesso il fatto). Nel marzo scorso, Gennaro Pulice, 41 anni, invece, è stato condannato presso il Tribunale per i minorenni a 9 anni di reclusione.
La difesa di Gagliardi, nel corso del processo di primo grado, aveva sostenuto l’inattendibilità delle dichiarazioni di Pulice, in quanto ritenute prive della coerenza e, inoltre, l’inutilizzabilità del riscontro costituito dalle dichiarazioni di Pietro Paolo Stranges. Quest’ultimo, sempre secondo la difesa, avrebbe fatto riferimento a un mezzo diverso rispetto a quello indicato da Pulice per commettere l’omicidio.
La Procura, inoltre, aveva fatto appello dopo la sentenza di primo grado, chiedendo la riapertura dell’istruttoria dibattimentale e di risentire i collaboratori di giustizia Pulice e Strangis. La Corte di Assise d’Appello, accogliendo le tesi difensive, non ha accolto tale richiesta e ha confermato l’assoluzione. Questo, in quanto, secondo la sentenza, le due dichiarazioni sarebbero state affette da discrasie che non consentivano il giudizio di colpevolezza.
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