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Qualcuno guarderà le case con mini cucine con fare interrogativo. E la chiacchera con il caffè non ci sarà più? Insomma si è trasformata, o evoluta/cambiata (a mio avviso in peggio), la meravigliosa cucina che da focolare è diventata un semplice complemento d’arredo. Si pensi che da 80 anni i salotti e le cucine britanniche erano già ridimensionate. Oggi avviene che prima hanno abbattuto i muri, adesso sono pronti a andarsene. A scomparire direi.
Infatti le cucine sono passate dall'essere una parte fondamentale delle case con la loro stanza e il loro spazio definito, a diventare solo una parete nella zona integrata con il living. E’ una metamorfosi che avviene soprattutto negli appartamenti, costruiti dopo il duemila dove salta agli occhi la cucina aperta, con accanto magari un divano e un tavolo da pranzo. Lo stravolgimento è la conseguenza dei prezzi immobiliari che sono aumentati e degli ambienti che si sono ristretti. Da una ricerca nel 2018 del “Guardian”, risulta che lo spazio dedicato alla preparazione del cibo raggiunse il picco negli anni 6O’ e si ridusse del 13% nelle nuove costruzioni.
Da un indagine di UBS è stato ipotizzato che entro il 2030 la maggior parte dei pasti verrà ordinato online e consegnato dai ristoranti e comporterà l’estinzione della cucina sia per l’incremento delle app. che per la consegna di cibo. Anche per le applicazioni di delivery che risultano tra la prime 40 app più scaricate nei mercati dai millenial. Parliamo della generazione tre volte più propensa a ordinare cibo da asporto. E’ consequenziale quindi che della cucina casalinga si prevede la scomparsa, anche perchè ordinare costa sempre meno, risulta più conveniente che preparare un pranzo da zero. Per il Guardian la caduta dei prezzi dell’asporto e del delivery sono dovute alla manodopera a basso costo derivante dalla Gig economy, e dalle dark kitchen.
Queste sono cucine prefabbricate in cui i ristoranti esternalizzano la preparazione dei pasti e diminuiscono il costo del cibo. Ma come è nata questa situazione? Dal fenomeno pandedemico che ha incentivato le dark kitchen e ha permesso la sopravvivenza a molti business di ricevere un pasto caldo in lockdown. Ma diciamolo sinceramente. Non per tutti è facile accettare una casa senza cucina. Per molti risulta destabilizzante, anche per le persone che detestano cucinare in quanto la storia insegna che dal novecento questa stanza di fornelli e pentole è ricca di valori ideologici. Ma i tempi e le mode cambiano e c’è chi le accetta e c ‘è chi nasconde in casa anche la stanza della cucina con fornello caffettiera e tazzine per poter vivere sempre un’ oasi di pace e di chiacchiera pettegolata. Un mio amico benestante in un cena di amici raccontò che possedeva diverse case ma in nessuna c’era la cucina perché pranzava e cenava sempre fuori casa. I miei amici più tradizionalisti mi hanno sussurrato come si poteva fare a sopravvivere senza poter fare una chiacchera in cucina. E in effetti il restringimento delle cucine non è un fenomeno molto recente o molto city