Lamezia Terme - “La scuola non si tocca”: questo lo slogan ricorrente nella manifestazione contro la perdita d’autonomia, lo smembramento e l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Sant’Eufemia Lamezia. Chiara la posizione della dirigente Antonella Cerra: “Non ci sono i presupposti per la perdita d’autonomia di una scuola come la nostra. Abbiamo in totale 950 alunni – questo il numero prima dello smembramento – dunque non siamo sottodimensionati, né siamo una scuola a reggenza: non sussistono gli estremi e non dovevamo essere toccati dal decreto, dunque lotteremo per la nostra autonomia. Oltretutto, Sant’Eufemia, che rappresenta un contesto periferico, è una realtà di 10.000 abitanti, e afferiscono nel nostro istituto anche studenti da Gizzeria e da altre frazioni. Siamo stati l’unico istituto della provincia di Catanzaro ad essere smembrato, ma non permetteremo che la nostra scuola diventi oggetto di disposizioni che la penalizzano”.
“Abbiamo finora ricevuto solidarietà dai media, dalle famiglie e dall’intera comunità, scolastica e non” dicono gli insegnanti che si apprestano con la dirigente a un Consiglio d’Istituto per decidere le prossime mosse, “Questa scuola rappresenta insieme alla chiesa l’identità di questo luogo, è un bene comune, sarebbe un problema serio, logistico ma non solo, se perdessimo questo presidio fondamentale”. A partecipare al Corteo anche molti genitori, nonni, famiglie, i consiglieri Piccioni e Gianturco, e il parroco di Sant’Eufemia, don Giuseppe Martinelli: “È bene che il quartiere faccia sentire la sua voce su un bene che appartiene a tutti, soprattutto ai bambini: tagliare fondi qui, significa tagliare il loro futuro, togliere la possibilità che crescano nel loro quartiere, con i loro coetanei, in un percorso fatto di continuità”. Anche i bambini, intervistati, sono d’accordo: “Pensiamo che la scuola sia il nostro domani”, dicono due ragazzine con maglietta a tema, “dobbiamo prendercene cura”.
Giulia De Sensi
Reazioni
Pd Lamezia: "Ennesimo vuoto istituzionale"
"Si è manifestato oggi tra le strade di Sant' Eufemia il dissenso all' accorpamento dell' IC di Sant' Eufemia al grido di "Autonomia!". Non è possibile al fronte di una comunità come quelle del popoloso quartiere pensare di perdere la propria identità a partire dagli accorpamenti scolastici: la riforma del dimensionamento colpisce profondamente non solo i cittadini, ma anche il personale scolastico che è sceso in piazza fortemente sostenuto dalla comunità tutta" è quanto si legge in una nota del Partito Democratico Lamezia Terme
"Il Partito Democratico, con una sua delegazione - fanno sapere - appoggia in pieno le argomentazioni sostenute e marcia al fianco dei manifestanti con lo slogan "La scuola non si tocca, siamo bambini e non burattini!". Tra i presenti nessuno dei rappresentanti dell' attuale amministratore ha presieduto l' iniziativa. Un' ulteriore conferma di quali siano le priorità istituzionali in città. La gente ha bisogno di ottenere risposte e che si prenda posizione, ci troviamo invece di fronte all' ennesimo vuoto istituzionale".
IC Sant’Eufemia ribadisce il suo no all’accorpamento
"Si è tenuta quest’oggi una manifestazione indetta dai genitori degli alunni frequentanti l’istituto comprensivo Sant’Eufemia. Studenti, genitori ma anche cittadini interessati alla vicenda si sono ritrovati davanti all’istituto per poi costituire un corteo che ha sfilato per le principali vie del quartiere con un solo coro:”no all’accorpamento”. Successivamente nei locali dell’aula magna della scuola è stato convocato dal Presidente ing. Fabio Isabella un Consiglio di Istituto straordinario al quale hanno preso parte, oltre alla dirigente, dott.ssa Antonella Cerra, i rappresentanti dei docenti e dei genitori dell’IC Sant’Eufemia, più precisamente di Gizzeria (capoluogo e lido), di loc. Mortilla e San Pietro Lametino" è quanto si legge in una nota dell'Istituto.
"Il Consiglio, visto il il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 “regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche ai sensi dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n.59”, preso atto della deliberazione n. 336 della Giunta Regionale – Regione Calabria – del 21/07/2023 che recita: “Le Province e la Città Metropolitana nel formulare alla Regione la propria proposta di riorganizzazione della rete scolastica……. potranno adottare le necessarie compensazioni sulla base dei seguenti criteri: nelle aree scarsamente popolate, nelle aree periferiche e che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento si può tendere a costituire/mantenere autonomie scolastiche con un numero di almeno 600 alunni; nelle aree ad alta densità demografica, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15.000 abitanti, si può tendere a costituire/mantenere autonomie scolastiche con un numero di almeno 1000 alunni".
"L’I.C. s.eufemia - infomano - conta ben 960 alunni! Considerate inoltre le numerose etnie presenti nell’IC “Sant’ Eufemia” che convivono nella logica del rispetto e dell’accoglienza, favorendo la crescita culturale degli alunni in una dimensione interculturale e multietnica, e precisamente alunni di nazionalità albanese, algerina, australiana, bulgara, cinese, egiziana, gambiana, indiana, marocchina, rumena, senegalese, tedesca, ucraina, si registra anche la presenza di alunni Rom oltre alla presenza di 36 alunni con disabilità, 15 con DSA, numerosissimi con un PDP che esigono particolari cure per le loro problematiche, come da indicazione delle Linee Guida, delibera all’unanimità dei presenti (genitori dell’IC Sant’Eufemia, più precisamente di Gizzeria (capoluogo e lido), di loc. Mortilla e San Pietro Lametino): Di esprimere agli Organi Competenti (Regione Calabria, Consiglio Comunale Lamezia Terme e Consiglio Provinciale) il parere negativo alla proposta del Consiglio Provinciale in merito all’IC Sant’Eufemia in quanto questa istituzione scolastica non è contemplata dal dimensionamento; Di deliberare la proposta di mantenere l’autonomia dell’IC Sant’Eufemia per come oggi costituita; Di deliberare ed approvare eventuali accorpamenti di altri sedi scolastiche del territorio, prive di dirigenza, qualora ne ricorrano le condizioni".
© RIPRODUZIONE RISERVATA