Lamezia Terme - "Abbiamo buone aspettative per le imminenti vacanze pasquali, che di fatto aprono il conto alla rovescia verso l'estate. La Calabria si riscopre meta molto richiesta, nonostante note criticità tanto su base locale quanto generale legate per ad esempio all'impennata dei costi". Fabrizio D'Agostino alla guida di Federalberghi Calabria spiega che la Calabria è in linea con il boom di prenotazioni turistiche registrate su base nazionale: "Le note mete turistiche regionali - aggiunge - saranno visitate dai turisti interregionali e qualche viaggiatore e turista nazionale ed estero. Su tutte Tropea dove riapriranno tutte le attività commerciali e molti alberghi. Sarà ottima l'affluenza ai Bronzi di Riace e in Sila".
E a registrare il buon andamento della Calabria sui flussi di arrivo sono proprio gli ultimi dati sull'aeroporto di Lamezia Terme. Dai dati di Assaeroporti lo scalo lametino a febbraio ha visto 1.484 movimenti (+28,6% sul 2022 e +2,3% sul 2019), 163.504 passeggeri (+33,6% sull’anno prima, +5% prima della pandemia), 165,6 tonnellate cargo (+8,6% sul 2022, +88,1% sul 2019). I primi due mesi del 2023 registrano 3.162 movimenti (+26,2% e +5,7% su 2022 e 2019), 339.654 passeggeri (+43,5% e +5,2% su 2022 e 2019), 336,5 tonnellate cargo (+17,5% e 85% su 2022 e 2019).
Il turismo continua a crescere e per Pasqua, sulla base delle prenotazioni attuali, sono attese 6,7 milioni di presenze nel sistema ricettivo ufficiale italiano, il +7,3% sul 2022. La tendenza attesa è positiva in tutto il Paese, nel Sud-Isole si stima il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Secondo le previsioni dell'Osservatorio sul Turismo di Confcommercio di Swg, oltre 16 milioni gli italiani pronti a partire per Pasqua e 25 aprile. Senza contare 2,5 milioni di indecisi, saranno almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci "si allungherà" anche per tutta la settimana. Destinazioni all'interno della propria regione per uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l'estero. Le località di mare sono le più ambite (22%) seguite da città d'arte e borghi (assieme 28%) per una spesa complessiva attorno ai 4 miliardi di euro.
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