Lamezia, ingessano gamba sbagliata a centenaria. La famiglia: "Ancora molto provati, errore grave e inaccettabile"

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Lamezia Terme - Sono ancora giorni di sofferenza e incertezza per una centenaria lametina alla quale hanno ingessato la gamba sbagliata in seguito a una caduta. Il 20 marzo la signora Giovannina Cerra ha spento le sue cento candeline nel calore della numerosa famiglia che, in questi giorni, suo malgrado è stata protagonista del caso di malasanità all’ospedale di Lamezia Terme. Per fare luce sulla vicenda l’Asp di Catanzaro ha subito avviato indagini. Resta però tanta amarezza e dolore.

A raccontare i fatti, la figlia Rosetta: “la notte tra sabato e domenica 21 maggio mamma si è alzata per andare a bere un po’ di acqua ed è caduta in cucina”. L’anziana donna era abbastanza autonoma ma quella caduta le ha provocato la frattura del femore destro, come riporta il referto consegnato alla figlia che, prosegue nel racconto: “ci siamo recati all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia una prima volta. Tornata a casa dopo qualche giorno mi sono accorta che stava male, non parlava bene, accusava forti dolori. Per un momento ho pensato che fosse morta”. Da qui l’amara scoperta: “mi sono resa conto che le era stata ingessata la gamba sinistra”. Così la signora è stata portata nuovamente in ospedale “poi le hanno cambiato la gamba e hanno messo gesso al piede giusto. Anche se gli errori non sono finiti, avrebbero dovuto farlo più alto essendosi rotta il femore”. La centenaria dovrà quindi ritornare in ospedale per sistemare meglio l’ingessatura. Ma, dice la figlia: “ancora non ce la sentiamo di portarla nuovamente in ospedale per la terza volta, ha avuto anche la febbre. Anche sul parere del medico curante ancora non è il caso di riportarla”.

Rosetta e i suoi fratelli che, intanto, hanno contattato un avvocato per seguirli nella triste vicenda che li ha coinvolti pensa con ottimismo: “menomale che non è stata operata altrimenti le operavano la gamba sinistra”. Al peggio non c’è mai fine verrebbe da dire. Raccontare questa brutta esperienza è per Rosetta importante al fine di porre l’attenzione su una sanità che “non funziona. Oggi è successo a mia mamma ma può succedere ancora, anche ad altre persone, più giovani. Non si può sbagliare così”. La signora Giuseppina, “che a cento anni non è mai stata in ospedale” ricorda ancora la figlia, oggi sofferente nel suo lettino non riesce a capire cosa e perché le sia capitato tutto questo. Intanto le indagini proseguono anche se i familiari ancora non hanno ricevuto nessuna novità in merito. Quel che resta è solo tanta amarezza ma la famiglia della centenaria vuole che questa triste vicenda sia da monito per il futuro: “non si possono fare ancora errori del genere in sanità”.

Asp apre indagine su ospedale

Il commissario straordinario all'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, generale Antonio Battistini, ha disposto l’apertura di un’indagine interna volta a raccogliere ogni informazione utile a fare chiarezza sul caso di un’anziana signora a cui nei giorni scorsi sarebbe stata applicata una doppia ingessatura errata a seguito di una rottura del femore all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. “Ove fosse accertata - dichiara il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro - si tratta di una vicenda grave che richiede ogni opportuno approfondimento per fare luce sull’accaduto e per accertare eventuali responsabilità”.

R.V.

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