Catanzaro - Il numero delle autonomie riconosciute alla Regione Calabria per l’anno scolastico 2024/25 è pari a 281, contro le 360 dell’anno precedente. Sono, pertanto, 79 le autonomie da sopprimere che rapportate alla popolazione scolastica ed alla densità abitativa di ciascuna provincia o Città Metropolitana fotografano un assetto che vede 14 autonomie in meno nella provincia di Catanzaro, 29 in quella di Cosenza, 8 nella provincia di Crotone, 11 in quella di Vibo e 17 nella Città metropolitana di Reggio Calabria. I dettagli delle linee guida sul Piano di dimensionamento della rete scolastica, approvate durante la seduta di giunta che si è svolta questa mattina, sono stati illustrati nel corso di un punto stampa a cui erano presenti il presidente della Regione Roberto Occhiuto e la vicepresidente con delega all'istruzione Giusi Princi. Dopo l'approvazione del Piano, toccherà alle Province e alla Città metropolitana di Reggio recepire le linee guida regionali. Attraverso l’Osservatorio regionale per il Diritto all’Istruzione e al Diritto allo studio, la Regione offrirà alle province una lettura georeferenziata del territorio che permetterà loro e a ciascun Comune di individuare le aree territoriali e scolastiche con maggiore disagio e a rischio di dispersione scolastica. Alla luce dell’assetto normativo delineato dalla legge di bilancio n. 197 del 19/12/22, attuativo della riorganizzazione del sistema prevista nel PNRR, a decorrere dall’a.s.2024/25, i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei d.s.g.a. dovranno tenere conto della popolazione scolastica regionale e degli sviluppi demografici nel prossimo triennio.
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Le Province e Città Metropolitana nel formulare alla Regione la propria proposta di riorganizzazione della rete scolastica, fermo restando il numero di autonomie calcolato sulla base del contingente assegnato, potranno adottare le necessarie compensazioni sulla base dei seguenti criteri: nelle aree scarsamente popolate, nelle aree periferiche e che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento si può tendere a costituire/mantenere autonomie scolastiche con un numero di almeno 600 alunni; nelle aree ad alta densità demografica, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15.000 abitanti, si può tendere a costituire/mantenere autonomie scolastiche con un numero di almeno 1000 alunni. Sarà possibile, altresì in virtù del criterio compensativo, costituire/mantenere autonomie con un numero di alunni differente rispetto ai parametri numerici sopra esposti nei seguenti casi: inferiore a 600 per tutelare territori; particolarmente fragili dal punto di visto socio-economico, isolati e inaccessibili; superiore alle 1000 unità nelle aree ad alta densità abitativa o centri urbani.
Gli indicatori utilizzati per individuare le aree maggiormente critiche sono la percentuale di contribuenti con reddito inferiore a 15.000 €; percentuale di laureati rispetto alla popolazione residente; percentuale di occupati 15-64 anni rispetto alla popolazione 15-64 anni, Comune commissariato per infiltrazione mafiosa.
B. M.
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