Anche a Lamezia presentato il movimento "Il mondo al contrario", telefonata del Generale Vannacci

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Lamezia Terme - Parte da Lamezia il movimento "Il mondo al contrario" contro la "la dittatura ideologica del pensiero dominante", presentato durante l'iniziativa sul tema “Una Sovrana Patria del Mediterraneo” organizzata da Cantiere Laboratorio-Gioventù Controcorrente. Un "evento" atteso per l'annunciato collegamento telefonico con il generale Roberto Vannacci, autore del discusso libro "Il Mondo al Contrario". “Porgo un saluto a questo incontro che si occupa del tema della libertà di pensiero. Un tema di grande attualità. Sarei lieto di venire a Lamezia per presentare il libro da voi”. Così Vannacci nel corso della breve telefonata ai promotori dell'iniziativa. All'incontro erano presenti il tenente colonnello dell'Esercito in pensione Fabio Filomeni, collaboratore in passato del generale.

"Il Movimento si propone - ha detto Filomeni - di aggregare tutti coloro che vogliono difendere la libertà di pensiero. Un Movimento culturale e non politico. Vannacci - ha rimarcato l'ex ufficiale - non fa parte dell’iniziativa. Non c’entra nulla con questa iniziativa fatta da appartenenti quasi tutti civili e non sovversivi come è stato detto”. Filomeni ha preso le parti di Vannacci, non tanto parlando del libro ma delle denunce sull’uranio impoverito. “Con il generale Vannacci siamo legati a doppio filo - ha detto - per le tante missioni in varie parti dell’Africa dove abbiamo operato fianco a fianco. Mi occupavo della sicurezza nei luoghi di lavoro e Vannacci veniva investito dallo status di "datore di lavoro" ruolo su cui ricadevano le responsabilità. Sapeva che in Iraq vi era l’impiego dell’uranio impoverito. Del caso si sono occupate quattro commissioni parlamentari per le morti dei nostri militari. L’ultima delle quali mise in difficoltà i vertici delle forze armate. Vannacci non poteva omettere l’esplosione da 300 fino a mille tonnellate di uranio impoverito. Mancava la tutela e Vannacci lo ha messo nero su bianco, ha ritenuto di dover fare un esposto alla procura per vedere se c’erano elementi di natura penale. Per risposta è stato mandando all’Istituto geografico militare per lui mi sembra non sia un impiego adatto. Abbiamo avuto morti e 7mila ammalati di leucemia”.

In precedenza, il saluto del presidente di Cantiere Laboratorio, Vittorio Gigliotti che ha coordinato il convegno dando la parola anche a Tiziano Ciocchetti, analista militare che fra le altre cose ha stigmatizzato la guerra in Ucraina parlando di una "Russia che storicamente non sopporta essere accerchiata. Negli anni passati Putin aveva avvisato più volte che la Nato non avrebbe dovuto allargarsi. Il progetto americano è quello di controllare il mondo, controllare i traffici marittimi". Ciocchetti non ha escluso che uno dei "prossimi scenari di crisi potrebbe essere Taiwan". Anche lui ha fatto riferimento poi all'uranio impoverito affermando che "viene utilizzato pure in Ucraina". "Si tratta - ha specificato - di pulviscolo che inquina falde acquifere e civili e che sviluppa nel corpo umano casi di leucemia". Altro collegamento, quello di Corrado Corradi, già Colonnello di organismi di informazione e sicurezza militare. Corradi ha spaziato su vari temi e scenari mondiali, puntando sulla centralità dell'Italia nel Mediterraneo. "Noi dobbiamo guardare ai Paesi che ci sono più vicini, non alla Scandinavia o all’Europa, e questo per neutralizzare anche l’espansione dell’islamismo". Riferendosi ai Paesi del Nord Africa ha parlato di "banditismo della Francia, degli inglesi e degli Usa sulla Libia". Di una "situazione confusa in Iraq" di una "Siria martirizzata". Concludendo che "il posto geostrategico dell’Italia è nel Mediterraneo".

A. C.

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