Lamezia, Avv. Torchia: "Asp Catanzaro condannata a reintegro psicologa"

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Lamezia Terme, 8 giugno - L'avvocato Anselmo Torchia, in una nota diffusa agli organi di stama, ha voluto esprimere il suo compiacimento per l'esito positivo di una sentenza che ha avuto per protagonista una sua assistita. "Ancora una volta  - dice - è cenurata la condotta dell'Asp di Catanzaro. Il Tribunale di Lamezia Terme, con ordinanza del 19 aprile 2012, ha ribadito, ancora una volta, che la dottoressa Mariannina Amato deve essere reintegrata a svolgere le mansioni di psicologa".  "Il Tribunale Lametino -  prosegue la nota - ritenendo fondato l'impianto difensivo della ricorrente, ha accolto le difese degli avvocati Anselmo Torchia e Giuseppina Izzo "ed ha ordinato all'Asp la riassegnazione di Mariannina Amato a svolgere le mansioni di psicologa, svolte in precedenza, stabilendo altresì che "in mancanza di esecuzione spontanea sarà il Prefetto di Catanzaro, in qualità di commissario ad acta, a darvi esecuzione". "La vicenda - siega poi il legale - trae origine dal demansionamento messo in atto dall'Asp che aveva ordinato alla dottoressa di abbandonare il proprio lavoro di psicologa per sopperire alle carenze di organico dell'U.O. di Riabilitazione dell'ospedale lametino. La dottoressa, pertanto si era rivolta al giudice del lavoro di Lamezia per far accertare il suo diritto ad essere reintegrata a svolgere il proprio lavoro di psicologa. Il Tribunale aveva dunque ordinato la immediata reintegra della lavoratrice. Comando giudiziale rimasto inevaso dall'Azienda che, pur di non ottemperare, ha soppresso il Servizio di Screening al quale la ricorrente avrebbe dovuto essere riassegnata". "Condotta - conclude la nota - che il Tribunale lametino ha censurato (condannando inoltre l'Azienda alla refusione delle spese di lite) stabilendo che in materia di rapporto di impiego pubblico contrattualizzato la P.A. datrice di lavoro e' tenuta al rispetto dell'obbligo di correttezza e buona fede; obblighi che - chiosa l'avvocato Torchia - certamente non sono stati rispettati dall'Asp nella vicenda in oggetto poiché ha revocato il Progetto cui la dottoressa Amato sarebbe dovuta essere assegnata quale Responsabile, pur di non ottemperare alla pronuncia emessa dal Tribunale di Lamezia Terme il 5 luglio 2011".

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