Lamezia Terme – “Sport e cultura come strumento di unione e di speranza”. Questo, in sintesi, il messaggio che la Caritas Diocesana di Lamezia Terme ha inteso lanciare con “Un campo mille storie”, l’iniziativa che si è vissuta in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato. Quest’anno, infatti, si è pensato di organizzare un quadrangolare di calcio all’interno del Centro sportivo diocesano “San Luigi Gonzaga” per trascorrere un pomeriggio all’insegna dello sport ma anche e soprattutto all’insegna della speranza. In un momento in cui nel mondo sono tanti i conflitti che stanno devastando interi territori, lasciandosi dietro scie di sangue e distruzione, la Caritas di Lamezia Terme ha inviato un messaggio di pace e di speranza. Questo grazie ad uno degli sport più conosciuti e praticati al mondo: il calcio che, in questo caso, è diventato una sorta di linguaggio universale capace di unire culture diverse e raccontare storie di vita e speranza.
Ma, non solo. Infatti, mentre dal mondo giungono echi di bombardamenti dove le vittime innocenti sono soprattutto bambini ai quali, non solo viene recisa la vita, ma, per chi sopravvive, viene anche negata l’infanzia con la sua spensieratezza ed innocenza, la Caritas, in collaborazione con il sistema bibliotecario lametino, ha pensato anche ai più piccoli organizzando per loro letture animate e laboratori tematici. Dopo aver portato a tutti i partecipanti i saluti del vescovo, monsignor Serafino Parisi, che ha incoraggiato e sostenuto l’iniziativa, il direttore della Caritas, don Fabio Stanizzo, al termine della giornata, ha affermato: “Abbiamo vissuto tutti insieme, al di là della nazionalità e/o dell’età, un’esperienza di comunità, dialogo e accoglienza. È stato un momento di festa ed aggregazione dove ad essere protagonista è stata la solidarietà”.
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