Calabria: Operazione Showdown, chieste 15 condanne

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Catanzaro, 4 febbraio - Quindici condanne a pene variabili dai 3 ai 14 anni sono state chieste dal pubblico ministero, Vincenzo Capomolla, al termine della requisitoria fatta durante il processo abbreviato contro i presunti appartenenti alla cosca della 'ndrangheta Sia-Procopio-Tripodi, che opera nell'area Jonica del soveratese.

Il processo è in corso davanti al giudice per le udienze preliminari Assunta Maiore. Tra le richieste di condanna c'è anche quella a 10 anni di reclusione per il brigadiere dei carabinieri Vincenzo Alcaro, di 47 anni, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Le altre condanne riguardano Daniela Iozzo (4 anni), Bruno Procopio (3 anni e 8 mesi), Pietro Aversa (6 anni), Vincenzo Bertucci e Patrick Vitale (12 anni), Francesco Vitale (4 anni), Vincenzo e Giuseppina Mirarchi e Pietro Danieli e Vincenzo Todaro (3 anni), Angelo e Giuseppe Santo Procopio (10 anni) e Vincenzo Ranieri (8 anni). Il processo proseguirà l'11 marzo con le arringhe dei difensori.

Gli imputati sono coinvolti nell'inchiesta della Dda di Catanzaro chiamata 'Showdown'. Negli anni scorsi i carabinieri arrestarono complessivamente una quarantina di persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, rapine, sequestro di persona e traffico di droga. Le indagini hanno avuto inizio dopo la scomparsa, nel dicembre del 2009, di Giuseppe Todaro, vittima della lupara bianca. Ventotto persone coinvolte nell'inchiesta sono state già rinviate a giudizio ed il processo inizierà il 13 marzo prossimo.

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