Lamezia: Estorsioni ad imprenditori, 4 fermi in manette esponenti della cosca Torcasio

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Lamezia Terme, 11 Gennaio - “Con l’operazione Remake siamo arrivati all’attualità”.  Esordisce così il procuratore capo della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo durante la conferenza stampa convocata questa mattina presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro. Sono stati eseguiti all’alba, infatti, quattro fermi per estorsione a carico di presunti affiliati al clan “Cerra, Torcasio, Gualtieri”. I quattro esponenti fermati questa mattina sono Nicola Gualtieri, 68 anni, Giovanni Torcasio, 53 anni, Domenico Torcasio, 44 anni, Davide Saladino, 34 anni. In particolare, il Procuratore della Dda ha spiegato come ai soggetti fermati si contesti il reato di estorsione a carico di due distinti imprenditori. Il primo episodio riguarda la Edil Chirico dei fratelli Chirico che, stando a quanto riferito dallo stesso procuratore Lombardo “avrebbe subito da anni le intimidazioni e le estorsioni del clan per un valore complessivo di 100.000 euro al 2012”.

L’altra impresa oggetto di estorsione è quella della signora Luciana Prezioso che ha un’attività di vendita di legname. Lombardo ha spiegato come sia magistratura e forze dell’ordine, grazie anche alle operazioni recenti, “abbiamo favorito le condizioni  a chi ne ha voglia di resistere alle intimidazioni. Queste – ha aggiunto - non cessano da un giorno all’altro perché ci sono anche i cani sciolti ed i gruppi nuovi che si vogliono affermare in questo momento. Noi però – ha specificato - abbiamo posto le condizioni affinché ciascun imprenditore o commerciante di Lamezia possa essere ora in grado di resistere. E abbiamo constatato, come nei due casi di oggi, che ci sono imprenditori che ora oppongono resistenza, dicono noi non paghiamo e questo è molto significativo”. Nei casi sopramenzionati il Procuratore spiega anche che chi subiva l’estorsione, non solo doveva fornire il materiale quasi gratis, vedendosi ripagato solo del 10% o del 20% del costo effettivo quando andava bene, ma doveva provvedere anche al trasporto a domicilio. Le somme estorte, vanno dal 2001 al 2007, fino ad arrivare all’oggi per quanto riguarda la Edil Chirico mentre per la signora Prezioso la richiesta estorsiva è relativa al solo 2012, in particolare nel periodo che va da luglio a dicembre scorso. 

Per il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli l’operazione di oggi è molto significativa in quanto dimostra di come “non ci stiamo occupando solo della cosca Giampà, ma anche degli altri gruppi criminali avversi o alleati. Gli apporti collaborativi – aggiunge poi riferendosi ai contributi delle confessioni dei pentiti - non sono importanti solo per il loro contributo, ma anche nell’ attribuire significati inequivocaboli a tutta una serie di acquisizioni probatorie che sono state acquisite in precedenza. Siamo soddisfatti – ha concluso rilanciando che - proseguiremo la nostra attività su Lamezia e su tutto il territorio e, per quanto riguarda l’operazione odierna, ci saranno ulteriori sviluppi ci all’atto della convalida del fermo”. A prendere la parola, anche il colonnello dei Carabinieri Salvatore Sgroi che ha spiegato come “se c’è corale partecipazione, sia i commercianti che gli imprenditori avranno il nostro apporto totale e con la guida sapiente della procura riusciremo a conseguire sempre di questi risultati”. Dello stesso avviso il comandate dei Carabinieri di Lamezia, Fabio Vincelli che in conclusione ha voluto sottolineare come “questa operazione rappresenta la sinergia d’intenti tra imprenditori, forze dell’ordine e magistratura ed è, anche se è un termine forte,  l’apoteosi delle aspettative che ci auguriamo da parte degli imprenditori che ritrovano fiducia e che, insieme con la magistratura, si riesce poi ad ottenere questi risultati”.

Virna Ciriaco

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