Rigettato il ricorso di Fedele, Antonello Talerico entra in Consiglio regionale

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Catanzaro - Il presidente dell'Ordine degli avvocati di Catanzaro entrerà in Consiglio regionale al posto dalla lametina Valeria Fedele. Lo ha sentenziato la Corte d'appello di Catanzaro che ha rigettato il ricorso presentato dalla consigliera regionale Fedele contro Antonello Talerico, difeso dagli avvocati Luisa Torchia e Anselmo Torchia e dall'avvocato Jole Le Pera.

In primo grado il Tribunale aveva accolto il ricorso elettorale di Talerico (che riveste anche la carica di consigliere comunale di Catanzaro) contro l'elezione di Fedele. Motivo delle contestazioni di Talerico era stata in particolare la circostanza che vedeva Fedele ricoprire la carica di direttore generale della Provincia di Catanzaro anche durante il momento elettorale, in condizione dunque di ineleggibilità. Secondo i giudici della Corte d'Appello “deve ritenersi corretta l’interpretazione fornita dal giudice di prime cure, e di conseguenza sono ineleggibili a consigliere regionale i titolari di organi individuali ed i componenti di organi collegiali che esercitano poteri di controllo istituzionale anche sull’amministrazione della Provincia”. E ancora: “Ai sensi dell’art. 147 ter del t.u.e.l., - si legge nel dispositivo -  al direttore generale compete il controllo strategico, finalizzato alla rilevazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti. Il direttore generale della Provincia partecipa, anche, ai sensi dell’art. 147 quinquies del testo unico predetto, al controllo sugli equilibri finanziari, svolto sotto la direzione e il coordinamento del responsabile del servizio finanziario e mediante la vigilanza dell'organo di revisione. Ritiene, pertanto, la Corte, alla luce delle predette disposizioni normative, che il direttore generale della Provincia di Catanzaro eserciti un controllo sugli atti, sui soggetti e sulle attività dell’ente, non occasionale, ma funzionalmente connesso all’esercizio della sua attività istituzionale”. (…) Deve, pertanto, ritenersi applicabile, al caso di specie, il disposo di cui all'art. 2, comma 1°, n. 5 della legge n. 154/1981, non svolgendo il direttore generale della Provincia di Catanzaro funzioni di sola amministrazione attiva, ma soprattutto di direzione e coordinamento, la cui componente essenziale è costituita dall’attività di controllo, nei termini sopra precisati. Alla luce degli esposti rilievi e considerazioni va rigettato l’appello e, per l’effetto, confermata la sentenza impugnata”.

Sul piano politico l'ingresso nell'Astronava calabrese di Talerico nelle fila di Forza Italia altera gli equilibri esistenti all'interno del partito di Berlusconi. È nota infatti la conflittualità che esista tra l'avvocato catanzarese e il coordinatore regionale del partito Giuseppe Mangialavori di cui l'uscente Fedele era diretta emenazione. Bisognerà vedere come deciderà di collocarsi Talerico che, a Palazzo De Nobili, siede stabilmente nella maggioranza di centrosinistra che sostiene Nicola Fiorita.

Bruno Mirante

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