Trebisacce, 30 gennaio - Si chiamava Riccardo Chiusco, 72 anni, l'uomo ritrovato cadavere e fatto a pezzi nel suo appartamento che condivideva con la figlia. La scoperta è stata effettuata da vigili del fuoco e carabinieri che sono giunti sul posto dopo che i vicini non avevano visto l'uomo da diversi giorni e sentivano un cattivo odore provenire dall'appartamento posto in pieno centro nella zona marina di Trebisacce. La morte, secondo i primi rilievi, risalirebbe a 15 o 20 giorni fa. Un macabro ritrovamento su cui ora gli investigatori dovranno venirne a capo. Intanto è sotto interrogatorio la figlia quarantenne dell'uomo che condivideva con lui l'appartamento.
Aggiornamento ore 17:00
Sarebbe stata proprio la figlia ad aprire ai vigili del fuoco ed ai carabinieri. Lei si chiama Stefania, ha 38 anni, nubile e studia alla facoltà di medicina a Perugia. La donna ha fatto entrare in casa i militari, che sono intervenuti assieme ai vigili del fuoco dopo che il fratello e un nipote della vittima avevano lamentato il fatto di avere telefonato più volte a casa del parente senza avere alcuna risposta. All'interno dell'appartamento sono stati trovati sette o otto scatoloni contenenti i resti della vittima, avvolti dal cellophane e chiusi con nastro adesivo. Riccardo Chiusco, insegnante di lettere in pensione, rimasto vedovo da qualche anno, viveva con la figlia. Secondo quanto si apprende da prime indiscrezioni, tra padre e figlia ci sarebbero stati litigi continui.
Aggiornamento ore 19:00. Fermata la figlia
La figlia di Riccardo Chiusco, insegnante in pensione originario di San Demetrio Corone, è stata fermata per l'omicidio del padre. La donna, 38 anni, sembra litigasse spesso con il padre per via del suo essere fuori corso alla facoltà di Medicina a Perugia. La scena che si è presentata agli inquirenti e vigili del fuoco, con la donna tranquillamente in casa dove erano imballati i resti del padre, ha suscitato sgomento nella comunità di Trebisacce
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