Inchiesta “Robin Hood”: pignorato stipendio a consigliere regionale Salerno

Salerno-Nazzareno-ok.jpgVibo Valentia - Il tribunale di Vibo Valentia ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti del consigliere regionale Nazzareno Salerno, coinvolto nell'inchiesta "Robin Hood" quale ex assessore regionale al Lavoro.

Gli uffici del Consiglio regionale della Calabria hanno pertanto "congelato" lo stipendio di Nazzareno Salerno in seguito al provvedimento di pignoramento per un totale di 53.380,00 euro in favore della società Cooperfin. A Nazzareno Salerno saranno trattenute 8 mila euro mensili circa, somma corrispondente alla sua indennità di consigliere regionale al netto delle trattenute.

La Cooperfin aveva in passato erogato un prestito a Nazzareno Salerno per le sue attività imprenditoriali. Debito poi non onorato da Salerno in quanto nel febbraio dello stesso anno e' stato arrestato nell'inchiesta "Robin Hood" che ipotizza, fra l'altro, la distrazione dei fondi europei destinati al credito sociale dirottandoli sui conti di alcune società private tra le quali figurerebbe anche la stessa Cooperfin.

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Riceviamo e pubblichiamo: “Avrei preferito che non ci fosse questa risonanza mediatica a pochi giorni dall’inizio del processo, ma forse è meglio fare chiarezza fino in fondo e spiegare esattamente come stanno andando le cose. In riferimento al “congelamento” dell’indennità a seguito del pignoramento presso terzi emanato dal Tribunale di Vibo Valentia in esecuzione di un decreto ingiuntivo presentato dalla Cooperfin Spa devo sottolineare che per lo stesso fatto era già stato disposto, in data 27/01/2017 il sequestro di beni mobili ed immobili anche futuri da parte dell’Autorità Giudiziaria. A tal proposito devo specificare che il mancato pagamento di alcune rate del finanziamento concessomi è stato causato dalle conseguenze scaturite dal provvedimento cautelare personale avvenuto il 2 febbraio 2017 ed al suddetto sequestro preventivo per equivalente dei miei conti correnti e dei miei beni personali disposti nell’ambito dell’inchiesta “Robin Hood”.

"Il settore Risorse umane del Consiglio regionale ha provveduto nelle scorse settimane ad accantonare le somme richieste dalla Cooperfin (anch’essa coinvolta nell’inchiesta) fino al raggiungimento dell’ammontare di oltre 53mila euro (il debito ammonta a poco più di 34mila euro) comprensivi di spese legali ed interessi. Il provvedimento – di cui è in fase di verifica da parte delle Autorità competenti la legittimità - si è tradotto materialmente nel “blocco” dell’erogazione dell’intero versamento mensile di circa 8mila euro (rimborsi compresi) da parte dello stesso Consiglio regionale. Non può passare inosservato che, tempo fa, tramite i miei legali, ho chiesto il sequestro alla Dda delle cambiali concernenti il prestito senza aver ricevuto ancora riscontro ed inoltre che ho presentato querela per usura nei confronti della Cooperfin. Proprio per questo, nell’udienza del 19 marzo scorso, il Tribunale di Vibo – Giudice per l’esecuzione non ha assegnato le somme a Cooperfin, ma ha fissato l’udienza per il mese di settembre per discutere nel merito. Solo allora, dunque, si saprà se Cooperfin avrà diritto ad ottenere le somme. Non ha importanza se lo stipendio è stato congelato, in quanto è stato sempre utilizzato per aiutare gli altri. Continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere regionale anche senza percepire alcunché, ma ritengo che sia stata commessa una profonda ingiustizia. Non è possibile che ci sia stato il sequestro e che, per lo stesso fatto, sia nello stesso tempo in atto il congelamento dell’indennità ed il pignoramento di altri beni mobili”. 

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