Lamezia Terme, 12 marzo – Nel corso della notte, personale del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, in collaborazione con quello della squadra Mobile di Catania hanno eseguito due arresti nel comune etneo così come disposto dal Gip del tribunale di Lamezia Terme, Francesca Gomez de Ayala, su richiesta del Sostituto Procuratore Maria Alessandra Ruberto. E questa mattina il comandante del Commissariato di Lamezia Terme, il dottor Pasquale Barreca nel corso di una conferenza stampa, che è stata anche l’occasione per presentare la dottoressa Lucia Cundari, che sostituisce il dottor Saverio Mercurio, promosso in altra sede, quale responsabile della sezione investigativa di Lamezia Terme, ha illustrato gli esiti dell’operazione di questa notte. Due gli arrestati: si tratta di Sortino Gaetano, catanese di 36 anni, attualmente detenuto presso il carcere di Catania e una donna, B.T., di 23 anni posta agli arresti domiciliari . Entrambi assieme a un altro uomo, attualmente ricercato, sono accusati di furto con le aggravanti del numero di partecipanti, violenza sulle cose e aver cagionato alla vittima un danno di rilevante entità. Per quanto riguarda i due uomini è stata comminata anche la recidiva specifica.
Sortino Gaetano
I fatti risalgono allo scorso 8 giugno quando, nella centralissima via XX Settembre, i tre hanno atteso che il rappresentante di preziosi di Vibo Valentia, attorno alle 9:20, scendesse dalla macchina, una Bmw X3, a ed entrasse in una vicina gioielleria. In quel momento, senza esitazione, hanno infranto il vetro posteriore dell’autovettura e hanno trafugato il campionario custodito nel cofano posteriore: gioielli in oro e brillanti di un valore stimato attorno ai 100.000 euro. La vittima, dopo circa 40 minuti, nel fare ritorno all’autovettura per prelevare la valigetta da consegnare al gioielliere, non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto furto con scasso ai suoi danni. Subito G.A. ha avvisato la polizia che è intervenuta con una volante di zona assieme al personale della squadra investigativa e della polizia scientifica che ha avviato i rilievi e gli accertamenti del caso.
Nel corso delle indagini sono stati acquisiti diversi filmati di alcune telecamere installate nella zona dalle quali, successivamente, si è riusciti a individuare il gruppo dei tre malviventi e il tipo di autovettura che hanno utilizzato per allontanarsi, ovvero una Mercedes classe B 200. Le indagini estese anche in altre zone dell’hinterland e la visione incrociata di diversi filmati ha permesso di risalire all’individuazione della targa dell’autovettura usata dai malviventi che risultava essere intestata ad una persona di Catania. Da qui la collaborazione con la squadra mobile catanese che ha permesso di individuare ed identificare gli utilizzatori del mezzo come gli stessi inqudrati nelle telecamere nel pieno centro di Lamezia. La Procura di Lamezia Terme, nella persona del sostituto procuratore Maria Alessandra Ruberto ha richiesto al gip l’emissione del provvedimento cautelare, emesso il 10 marzo, ed eseguito questa mattina.
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