Lamezia Terme – Il fenomeno degli avvelenamenti di cani e gatti è diventata, purtroppo, una pratica macabra e crudele che sta prendendo piede in città. Diversi casi sono stati segnalati alle autorità competenti da molti cittadini, preoccupati per l’aumentare dei casi. L’ultimo risale a sabato pomeriggio, quando la sala operativa delle guardie ecozoofile di “FareAmbiente” del comando provinciale di Catanzaro con sede a Lamezia Terme, ha ricevuto una telefonata di un cittadino che segnalava proprio la presenza di un cane in fin di vita in località Bosco Francica. Una volti giunti sul posto gli uomini della zoofila hanno solo potuto constatare il decesso dell’animale, un meticcio di taglia media, che si trovava al’interno della recinzione di un’abitazione. Sul posto sono giunti anche i veterinari e tecnici dell’Asp di Catanzaro, che una volta accertata la morte del cane, hanno provveduto a trasferire il corpo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Catanzaro lido per i dovuti accertamenti autoptici.
Da subito la morte del cane è stata ricondotta ad un presunto avvelenamento, e non si tratta di un caso isolato: dall’inizio dell’anno, infatti, casi come questo sono in decisivo aumento, soprattutto nell’ultimo periodo. Solitamente chi compie questo tipo di atti predilige preparare dei bocconi di carne avvelenati che cani e gatti ingeriscono facilmente, ignari del pericolo. Questa pratica è assolutamente crudele, anche perché il veleno che viene usato per preparare le esche solitamente agisce sull’animale lasciandolo completamente lucido tra gli spasmi. La morte dell’animale è quindi lenta e molto dolorosa. L’avvelenamento in sé è, tra l’altro, un reato del codice penale punibile con la reclusione fino a 18 mesi; mentre la detenzione e l’abbandono dei bocconi avvelenati può essere un reato punibile fino a tre anni di reclusione. Il veleno inoltre, potrebbe rappresentare un reale rischio anche per la salute umana, visto l’alta possibilità di contaminazione ambientale. Gli agenti della guardia ecoozoofila intanto, per quanto riguarda questo caso specifico, hanno sporto denuncia all’autorità giudiziaria in attesa di ulteriori indagini, e invitano a fare lo stesso qualora un cittadino fosse testimone di altri episodi del genere.
C.S.
L'immagine che segue è sconsigliata a chi ha un'alta percezione di sensibilità verso scene del genere
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