Lamezia Terme – La Corte di Appello si è espressa sul cosiddetto processo Crisalide 3, dopo che nei mesi scorsi la Corte di Cassazione aveva accolto i ricorsi presentati da alcuni imputati contro la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro, disponendo contestualmente il rinvio ad altro collegio giudicante. Oggi, i giudici di secondo grado di Catanzaro hanno stabilito l’assoluzione per Nicholas Izzo dalla contestazione di partecipazione all’associazione dedita al narcotraffico per non aver commesso il fatto e dall’accusa di cessione di stupefacente perché il fatto non costituisce reato.
Izzo era stato condannato in abbreviato in primo grado alla pena di 8 anni e 4 mesi di reclusione con l’accusa di aver partecipato all’associazione dedita al narcotraffico nell’ambito della cosca Cerra-Torcasio- Gualtieri e per due reati fine aggravati dall’agevolazione mafiosa. Impugnata la sentenza da parte dei difensori Francesco Gambardella e Antonio Larussa, la Corte di appello ha accolto l’atto di gravame soltanto limitatamente alla ritenuta aggravante della mafiosità della condotta, che così è stata esclusa con la contestuale diminuzione della pena a sette anni di reclusione. Investita la Corte di Cassazione del giudizio di legittimità della sentenza, si perveniva, da parte del Supremo Collegio, ad una sentenza di annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello di Catanzaro, essendo stati giudicati fondati i vizi di motivazione eccepiti con il ricorso difensivo. Da qui il giudizio di rinvio, conclusosi oggi, con l’assoluzione definitiva di Izzo da tutti i reati (sia quello di essere partecipe di un’associazione dedita al narcotraffico di stupefacenti, che quello di aver ceduto sostanze stupefacenti), e ciò in accoglimento di tutte le ragioni difensive degli avvocati Gambardella e Larussa.
Altresì è stato assolto perché il fatto non sussiste De Rito Domenico, in accoglimento dei motivi di appello interposto dall’Avv. Antonio Larussa, difensore del De Rito. In primo grado De Rito Domenico era stato condannato alla pena di anni uno e mesi 8 di reclusione, condanna parzialmente riformata dalla Corte di Appello di Catanzaro, e poi annullata dalla Suprema Corte di Cassazione ed oggi venuta meno per effetto della totale assoluzione dalla contestazione di detenzione di stupefacenti in totale accoglimento di quanto dedotto dall’Avv. Antonio Larussa
Ha rideterminato la pena inflitta a Gullo Antonio (difeso dall’Avv. Antonio Larussa) in mesi 1 di reclusione in continuazione con la sentenza Crisalide 1 (nei precedenti gradi di giudizio alla pena di anni 3 di reclusione) in accoglimento dello specifico motivo di ricorso. Ha rideterminato, riducendola, la pena inflitta a Massimo Gualtieri (difeso dall’Avv. Antonio Larussa) in mesi 2 di reclusione in continuazione con la sentenza Crisalide 1. Ha rideterminato, riducendola la pena inflitta a Davide Belville (difeso dagli avvocati Antonio Larussa e Michele Cerminara) in anni due e mesi due di reclusione in continuazione con la sentenza Crisalide 1. Ha rideterminato, riducendola, la pena inflitta a Giuseppe Galluzzi (difeso dall’Avv. Pietro Chiodo) in continuazione con altre sentenze di condanna. L’ Operazione Crisalide 3 aveva portato nel settembre del 2019 all’arresto di 28 persone ritenute gravitanti nell’ambito della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri.
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