Lamezia: tre ville, terreni e nove auto per 1,5 milioni di euro sequestrati e confiscati alla 'ndrangheta

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Lamezia Terme - Sequestrati e confiscati alla ‘ndrangheta beni per circa un milione e mezzo di euro. Tra ieri e oggi, infatti, è stata data esecuzione al decreto di sequestro e confisca di beni mobili e immobili che, su richiesta della procura della Repubblica direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, è stato emesso dal tribunale di Catanzaro - sezione seconda penale, nei confronti di sei persone ritenute riconducibili ad esponenti di spicco, e loro prestanome, ad una cosca di ‘ndrangheta lametina. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e dal sostituto procuratore Elio Romano, sono state eseguite dal nucleo mobile del gruppo Guardia di finanza di Lamezia Terme guidato dal comandante tenente colonnello Clemente Crisci.

I beni sequestrati e confiscati

La misura ha riguardato tre ville di pregio, delle quali una in corso di costruzione, tutte a Lamezia; un terreno con annesso appartamento ubicato sempre nel lametino; un terreno all’interno del quale è stata abusivamente costruita una villa di pregio, sempre a Lamezia; due motocicli e nove autovetture, delle quali una d’epoca per un valore complessivo stimato di circa un milione e mezzo di euro.

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Sei persone coinvolte

Il provvedimento cautelare patrimoniale del tribunale di Catanzaro è stato adottato nei confronti di sei persone, ex d.lgs. 159/2011. Le investigazioni, infatti, avrebbero dimostrato che i beni nella disponibilità dei sei sarebbero di valore del tutto “sproporzionato ed ingiustificato” rispetto ai redditi leciti dichiarati e al tenore di vita mantenuto. Le indagini hanno inoltre consentito, secondo gli inquirenti, di mettere in luce la pericolosità sociale dei prevenuti con la dedizione a "traffici delittuosi", dei cui proventi i sei e i loro familiari avrebbero vissuto abitualmente, in modo agiato, per anni.

Si tratta di  Aldo Notarianni e  Giuseppina Giampà (due ville di pregio di cui una in costruzione e due motocicli), Aurelio Notarianni  (terreno sul quale sarebbe stata edificata abusivamente una villa di pregio e due autovetture); Rosario Notarianni  (terreno con annesso appartamento ritenuto edificato abusivamente e 5 auto); Antonio Notarianni e Luigi Notarianni (una villa di pregio e 2 auto di cui una d'epoca). In ragione della pericolosità sociale dei sei, per come emerso dalle indagini delle fiamme gialle lametine, è stata inoltre applicata nei confronti di tre dei soggetti coinvolti la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 4 anni.

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