Roma - La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti della 'ndrina Scriva-Mollica-Morabito di Africo (Reggio Calabria) con ramificazioni nella capitale e nei territori di Rignano Flaminio e Morlupo, alle porte della Capitale. Sequestrate quote societarie, beni immobili, abitazioni civili, terreni e conti correnti per 12 milioni di euro. Grazie alle indagini nell'ambito dell'operazione 'fiore calabro' gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso la squadra mobile di Roma hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo di beni, richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia ed emesso dal tribunale del riesame di Roma.
Il clan operava nella Capitale attraverso Domenico Morabito, Antonio Placido Scriva, Salvatore Ligato e Giuseppe Velonà, esponenti di primo piano delle rispettive famiglie mafiose, insieme con Domenico Antonio Mollica, boss di primo piano dell'omonimo clan calabrese, catturato alcuni mesi fa all'interno di un "bunker" artigianale appositamente costruito sul soffitto della sua villetta di Rignano Flaminio, comune alle porte di Roma. Nel corso degli anni gli esponenti di spicco del sodalizio criminale, nonostante fossero già colpiti da precedenti provvedimenti di sequestro di beni, erano riusciti a penetrare nel tessuto economico della provincia di Roma, acquisendo, tramite prestanome, bar, forni, supermercati, imprese edili, società che gestiscono la distribuzione di fiori, aziende di compro oro, solarium, imprese di allevamento e vendita di carni, nonché imprese boschive. In alcuni casi l'inserimento capillare nel tessuto economico della zona ha consentito loro di raggiungere forme di monopolio incontrastato in diversi settori, quale il commercio dei fiori.
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