Omicidio in distributore carburante a Gioia Tauro, fermato un uomo

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Reggio Calabria - Un uomo è stato fermato dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Gruppo di Gioia Tauro per l'omicidio del 50enne Massimo Lo Prete, ucciso in un distributore di carburante sulla statale 18, a Gioia Tauro. In seguito alle prime indagini, i militari dell'Arma sono arrivati al fermo di un soggetto che, stando a quanto trapela, dovrebbe essere ritenuto legato alla criminalità locale. 

Nelle prossime ore la Procura di Palmi, guidata da Emanuele Crescenti, deciderà che provvedimento assumere. Le indagini al momento restano aperte anche se, stando a quanto appreso, l'omicidio potrebbe essere maturato in ambienti legati alla droga. Lo Prete è stato ucciso mentre era a bordo della propria auto, una Fiat Panda, ferma vicino alla pompa di benzina del distributore, da qualcuno che gli ha sparato contro con un'arma da fuoco. Già noto alle forze dell'ordine per reati legati agli stupefacenti, Lo Prete gestiva un'attività di autonoleggio.

Vittima e fermato avrebbero contatti con la 'ndrangheta

Si tratterebbe di Giuseppe Mazzaferro, di 38 anni, il soggetto sottoposto ieri sera a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri per l'omicidio Lo Prete. Gli investigatori sono arrivati a Mazzaferro grazie a una ricostruzione di alcuni elementi trovati sul luogo del delitto. Ancora non è chiaro il movente del delitto ma, stando a una prima ricostruzione, sia il soggetto fermato che la vittima erano già noti alle forze dell'ordine per droga e avevano frequentazioni con persone legate alla criminalità organizzata locale.

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