Catanzaro- Nei giorni scorsi, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ( presidente Giuseppe Valea, giudici a latere Ermanna Grossi e Valeria Isabella Valenzi), si è espresso in relazione ai provvedimenti adottati dalla Dda di Catanzaro nell’ambito dell’operazione Imponimento. In particolare, nei confronti dell'imprenditore Rocco Polito, difeso dagli avvocati Antonio Muscimarro e Ortensio Mendicino, sottoposto a fermo con custodia cautelare in carcere in data 21 luglio, misura poi confermata dal Gip Distrettuale, sostituita con quella della detenzione domiciliare con l’ordinanza del Gip distrettuale del 12 agosto, accusato di essere concorrente esterno alla cosca Anello-Fruci è stato rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame il quale accogliendo le argomentazioni dei difensori ha annullato la misura cautelare e ordinato la immediata liberazione dello stesso. Inoltre, il Tribunale ha pure accolto il riesame sul sequestro preventivo dei beni dell’imprenditore Polito sempre difeso da Antonio Muscimarro e Ortensio Mendicino) i quali hanno depositato una perizia finalizzata a dimostrare come i beni, oggetto del sequestro, fossero tutti riconducibili ad attività lecite e frutto del lavoro dell’imprenditore Polito. Pertanto il Tdl ha annullato il sequestro disponendo la restituzione di ogni bene.
Massimo Gugliotta Massimo, difeso dall’avvocato Antonio Muscimarro, indagato e sottoposto a misura cautelare in carcere, convalidata dal Gip distrettuale dalla Dda di Catanzaro era accusato di fare parte del nucleo essenziale della cosca Anello - Fruci e di una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso commessa in danno di Telesa Giovannino di Monterosso. Il Tribunale del Riesame per Gugliotta, accogliendo l’istanza della difesa, ha annullato la misura cautelare di sposta dal Gip distrettuale e disposto la immediata liberazione. Simone Catanzaro, difeso dall’avvocato Antonio Muscimarro, accusato di fare parte della associazione finalizzata al traffico e coltivazione di sostanze stupefacenti, considerata costola della cosca Anello-Fruci, sottoposto a fermo con custodia cautelare in carcere in data 21 luglio, misura cautelare poi confermata dal Gip Distrettuale e, sostituita con quella della detenzione domiciliare con l’ordinanza del Gip distrettuale in data 12 agosto. Il Tribunale del Riesame accogliendo le argomentazioni della difesa ha annullato la misura cautelare e ordinato la immediata liberazione dello stesso. Stefano Montauto difeso dall’Avvocato Antonio Muscimarro, accusato di fare parte di un associazione finalizzata al traffico e coltivazione di sostanze stupefacenti, considerata costola della cosca Anello-Fruci, sottoposto a fermo con custodia cautelare in carcere in data 21 luglio, misura cautelare poi confermata dal Gip Distrettuale in data 12 agosto. Il Tribunale del Riesame escludendo il reato associativo e l’aggravante ha sostituito la misura cautelare in carcere con quella della custodia domiciliare. Stefano Montauro difeso dagli avvocati Antonio Muscimarro e Ortensio Mendicino, accusato di fare parte, dell’associazione mafiosa Anello-Fruci, di essere partecipe anche dell’associazione finalizzata al traffico e coltivazione di sostanze stupefacenti, con il ruolo di collegamento tra il nucleo essenziale e la manovalanza, nonché di una seri di reati fine, sottoposto a fermo con custodia cautelare in carcere in data 21 luglio, misura cautelare poi confermata dal Gip Distrettuale in data 12 agosto. Il Tribunale del riesame ha parzialmente annullato l’ordinanza cautelare escludendo che Mancari sia partecipe all’Associazione Anello – Fruci. Mancari rimane in carcere per i reati fine.
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